Gli elefanti orfani vengono nutriti col latte di capra: ecco perché

Un’idea che vuole tutelare i cuccioli elefanti orfani, fornendo loro il giusto nutrimento. Ecco dove si sta sperimentando il latte di capra come alimento sostitutivo.

Così come i nostri bambini, anche i cuccioli di elefante hanno bisogno del latte materno: ne vanno ghiotti e si nutrono di esso per mesi. Purtroppo, in molti casi perdono la loro mamma prematuramente e quindi non possono essere allattati a lungo.

Cucciolo di elefante allattato (foto: REUTERS/Baz Ratner)

Così, nel santuario degli elefanti di Reteti che si trova nella contea di Samburu in Kenya, i volontari stanno sperimentando una nuova forma di nutrimento per i piccoli orfani.

Qui, infatti, si aiutano i cuccioli di elefante abbandonati oppure senza genitori. Essi vengono salvati e curati finché non sono in grado di sopravvivere da soli. In seguito, vengono lasciati liberi nella natura.

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Nel santuario si utilizza solitamente il latte in polvere, ovvero quello che spesso viene dato anche ai nostri bambini. Tuttavia, ai volontari è stato suggerito di sperimentare un nuovo latte che sarebbe più digeribile per i piccoli e porterebbe lo stesso apporto nutritivo.

Si tratta del latte di capra: una soluzione che ridurrebbe i disturbi allo stomaco nei cuccioli di elefante, oltre a risultare più sana e anche più economica. Quest’alternativa, inoltre, porterebbe vantaggi anche alle popolazioni locali.

Un latte migliore per tutti

Il latte dato ai cuccioli di elefante (Foto REUTERS/Baz Ratner)

Il latte di capra, come detto, non ha nulla da invidiare a quello di mucca che viene tradizionalmente utilizzato. E’ infatti ricco di proteine, altamente digeribile e quindi perfetto per garantire la sopravvivenza dei piccoli elefanti orfani.

Essi, infatti, oltre ad aver subito un trauma fisico per la separazione dalla loro mamma, portano con sé anche un trauma psicologico – come ha spiegato alla Reuters il veterinario del santuario. Per questo, è importante prendersi cura di loro al meglio finché non sono autosufficienti.

A livello economico, il latte di capra porta un enorme risparmio per la struttura. Costa, infatti, molto meno rispetto al latte in polvere per bambini e permette di nutrire al meglio tutti gli esemplari del santuario (in media tra i 15 e i 30 elefanti).

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Inoltre, la popolazione locale può così contare su una nuova fonte di reddito: allevando le capre necessarie per produrre il latte da dare ai cuccioli di elefante, lo possono poi rivendere al santuario. Non solo, per le persone del posto, portare avanti questa piccola attività può significare sfamare l’intera famiglia.

Un’idea, insomma, che ha molteplici vantaggi per tutti e che speriamo possa essere ritenuta valida anche in altre strutture che si trovano nel mondo.

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