Perde metà proboscide a causa dei bracconieri, a solo un anno di età

Un elefantino di Sumatra è stato trovato in gravissime condizioni, imbattuto nella trappola sistemata dai bracconieri. L’amputazione della proboscide è stata necessaria a causa delle ferite, ma il piccolo non ha resistito all’infezione.

Un destino terribile, che lascia tanto amaro in bocca. Non ci sono parole per descrivere la crudeltà umana e ciò che può causare a dei poveri animali indifesi. Esemplari le cui vite vengono brutalmente interrotte per scopi economici, oppure per un mero hobby volto a esibire trofei di caccia.

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Elefantino di Sumatra, la morte dopo l’amputazione della proboscide (foto: ANSA)

Sono tantissime le specie vittime, ogni anno, dei gesti dell’uomo. A Sumatra, isola indonesiana, un cucciolo di elefante si è imbattuto in una trappola piazzata dai bracconieri e questo ha causato la sua morte. Un episodio drammatico, che non ha lasciato scampo al piccolo pachiderma.

Gli elefanti che abitano quest’isola sono stati classificati come specie a rischio, in particolare a causa della deforestazione del Borneo e di Sumatra (per fare spazio alle piantagioni) ma anche del bracconaggio che viene praticato in questa regione.

L’habitat di questi elefanti sta quindi scomparendo. A ciò si aggiunge la minaccia dell’uomo che non smette di trarre profitto dalla morte di questi animali, in particolare degli esemplari maschi: vengono infatti cacciati per le zanne da rivendere al mercato nero dell’avorio.

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Una fine terribile

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Elefanti (foto: Pixabay)

Il piccolo esemplare di elefante di Sumatra è morto a solo un anno di età. Si trovava probabilmente insieme al suo branco, quando si è imbattuto nella trappola sistemata dai bracconieri nella foresta. Rimasto intrappolato, è stato altrettanto probabilmente lasciato indietro dal resto della mandria e consegnato al suo destino.

Il cucciolo era infatti da solo, nel momento in cui è stato trovato per caso da un gruppo di abitanti del villaggio di Aceh Jaya. In gravissime condizioni, con ferite profonde alla proboscide, è stato portato immediatamente in un centro di recupero dove ha subito l’amputazione di metà della proboscide.

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Purtroppo, però, il piccolo elefante non è riuscito a salvarsi. “Abbiamo fatto del nostro meglio per salvarlo, ma non ci siamo riusciti perché la ferita era grave e infetta“, ha infatti spiegato Agus Arianto, direttore della Aceh Natural Resources Conservation Agency (agenzia territoriale che si occupa della salvaguardia animale) alla Bbc.

Il cucciolo era tra gli ultimi circa 700 esemplari selvatici rimasti sull’isola indonesiana, un numero gravemente minacciato dalle attività dell’uomo. Negli ultimi 25 anni, questa specie avrebbe perso il 69% del suo habitat a Sumatra e sarebbe passata da 1.300 esemplari (nel 2014) a soli 693. Il calo è stato drastico, in particolare, negli ultimi anni.

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