Suzuki Project | Le azioni ambiziose che non ti aspetti

Suzuki ha deciso di investire nella protezione dell’ambiente e, in particolare, del mare. Ecco tutti i progetti e le azioni che non ti aspettavi.

La Suzuki Motor Corporation è un’azienda giapponese fondata nel 1909 che produce automobili, moto e motori marini. Questa, ha deciso di compiere un enorme passo in avanti attraverso un investimento importante e soprattutto nobile.

Suzuki (Foto: Pixabay)

La Suzuki ha impiegato le sue risorse nella protezione dell’ambiente, e in particolar modo del mare, attraverso delle azioni concrete e dei progetti estremamente innovativi.

L’obiettivo dell’azienda è quello di riuscire ad eliminare la plastica, recuperarne il più possibile dalle acque e rendere più sostenibile il processo produttivo dell’intera filiera.

Si tratta di traguardi importanti e molto ambiziosi che stanno prendendo forma ogni giorno di più. Tutto ciò è possibile grazie al denaro e alle innovazioni, accostate alle tante opere di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente.

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Il costruttore giapponese non vuole lasciare nulla al caso, poiché sembra aver fatto della salvaguardia del Pianeta, e soprattutto dell’ambiente marino, una vera missione di vita.

Ripristinare gli ecosistemi e puntare a soluzioni ecologiche sono ad oggi il fulcro su cui si basa la sua importante e nota impresa.

Suzuki investe a favore dell’ambiente

plastica in spiaggia (Foto: Pixabay)

Il primo grande ed importante progetto dell’azienda giapponese è il Suzuki Clean Ocean Project. Si tratta di un piano che guarda al rispetto degli oceani, ma che fa parte di un programma ben più ampio sulla sostenibilità ambientale, il Suzuki Environmental Vision 2050.

Quest’ultimo ha l’obiettivo di ridurre l’anidride carbonica emessa da tutti i veicoli Suzuki di oltre il 40% entro l’anno 2030. Traguardo che una volta raggiunto punterà a raggiungere una diminuzione del 90% entro il 2050.

Un altro punto nella lista dell’azienda giapponese è quello di arrivare ad emettere zero gas serra con l’intero processo di produzione aziendale. In che modo?

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Sfruttando esclusivamente le energie rinnovabili delle fattorie eoliche e dei parchi solari appartenenti ai suoi vari stabilimenti come ad esempio quello di Kosai, di Hamamatsu, di Makinohara o di Maisaka.

Nello specifico si tratta di impianti in cui vengono realizzati motori marini e che Suzuki vuole adoperare per mettere in pratica il concetto di economia circolare.

Obiettivi notevoli e in continuo aumento

Campagna per ripulire le spiagge (Foto: Pixabay)

Un secondo progetto molto importante è stato messo in campo da Suzuki, il Clean-up the World accompagnata dall’hashtag da utilizzare su tutti i social #suzukicleanup.

Questa campagna è molto importante per Suzuki poiché punta a ridurre significativamente, e concretamente, l’impatto negativo dell’uomo sull’ambiente attraverso vere e proprie opere di sensibilizzazione.

Nello specifico, si tratta dell’organizzazione di giornate dedicate al recupero dei rifiuti. Il programma è stato avviato oltre 11 anni fa e, fino ad ora, hanno aderito già più di 14 filiali Suzuki in tutto il mondo.

Quasi 10.000 dipendenti hanno partecipato alle iniziative dando il loro personale contributo e, nonostante il Covid19, la pulizia dei mari e delle spiagge prosegue senza sosta.

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Ma non è finita qui, perché Suzuki si impegna anche a ridurre il più possibile la plastica. L’azienda ha infatti studiato nuovi sistemi di imballaggio che impiegano l’uso di materiali innovativi.

Nel 2020 ha testato un nuovo packaging completamente alternativo, senza la benché minima presenza di materiali plastici.

In ultimo, ma non per importanza, Suzuki ha creato anche un sistema di filtraggio dell’acqua in grado di raccogliere le microplastiche durante il normale funzionamento dell’imbarcazione.

Una tecnologia all’avanguardia che si chiama Suzuki Micro Plastic Collector e che ha addirittura vinto l’Innovation Award al salone Nautico di Genova del 2021. È stata eletta come migliore soluzione ingegnosa e sostenibile e, nella primavera del 2022, verrà introdotta nel mercato come dotazione standard per i fuoribordo Suzuki.

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