Diventare belle grazie ai fondi di caffè! Cosmesi sostenibile

Dalla moda alla cosmesi: tutto il mondo sta partecipando alla rivoluzione ecosostenibile dei beni di consumo, con idee interessanti che partono da elementi di scarto, come ad esempio i fondi di caffè!

Per tutti gli appassionati dell’oro nero, una notizia che sicuramente farà piacere. Il caffè, oltre che ad essere una bevanda gustosa e che dona energia immediata, fa parte della rivoluzione cosmetica che, sempre più, si associa al mondo del riciclo.

Cosmesi (Foto: Pixabay)

Tra i tanti enti coinvolti troviamo Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico che sta lavorando, parallelamente, anche su progetti alimentari avanguardistici.

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Pronti ad immergervi in questo rituale di bellezza fatto di fondi di caffè, bucce di frutti e verdura e gin?

Gli alimenti che fanno bene alla pelle: quali e perché

Per tutti quelli che amano prendersi cura della propria pelle ma senza improvvisarsi estetisti casalinghi, vi proponiamo scrub e maschere che derivano, appunto, da scarti alimentari.

Come detto, i fondi di caffè, grazie ai loro microgranuli, sono ottimi per la creazione di scrub, come anche di burro cacao molto nutrienti. Discordo analogo vale per gli scarti del fico d’India.

Caffè industriale (Foto Pixabay)

Un altro alimento valido per la beauty care è il gin. Non vi stiamo dicendo di berne litri e litri per non avere rughe, bensì che la sua distillazione genera degli scarti di frumento, che, associati alla glicerina, creano una crema molto idratante per la pelle stressata.

Ancora, tante aziende ormai adottano i cibi “brutti”. E’ il caso di The Body Shop, la quale ha creato una linea derivata dalle “wonky carrots”, ovvero le carote troppo brutte per essere vendute.

Questo tipo di innovazione cosmetica è detta UpCycling Beauty e, come sostiene Mara Alvaro, ideatrice del blog di bellezza Cosmesidoc.it , sarà il futuro del mondo delle creme e forse anche dei profumi.

Non solo cosmesi: le nuove scoperte alimentari grazie alle biotecnologie

Accanto a questi progressi, sempre Enea sta sperimentando, nei suoi laboratori, un nuovo particolare tipo di batterio che potrebbe creare un’alternativa valida al cibo gluten free.

L’idea è quella di produrre del glutine “detossificato”, il quale conterrà al suo interno delle proprietà organolettiche superiori a quelle presenti nei cibi senza glutine.

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Grazie anche al fondo Proof of Concept, questa proteina sarà realizzata in laboratorio a partire da cellule batteriche o vegetali, le quali, grazie all’apporto delle competenze biochimiche degli esperti, serviranno alla panificazione di molti alimenti.

Perché in fondo, prendersi cura del mondo inizia dalla cura e dall’amore che ogni giorno dedichiamo a noi stessi. Per cui, un caffè al volo e via verso un futuro più sano per tutti.

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