Tenta il suicidio e si getta dal ponte: quello che succede dopo è da brividi

Un chiaro esempio di come la natura è dalla nostra parte. La storia di un animale che ti salva la vita. Scopriamo subito insieme di cosa si tratta.

Spesso e volentieri le persone tendono ad avere paura della natura e degli animali selvatici. Tuttavia, molti di questi sono innocui per l’uomo. Sono esseri viventi intelligenti, curiosi e che amano socializzare. Per questa ragione, molte volte si avvicinano solo per la loro grande voglia di scoprire l’ignoto e non perché vogliono farci del male.

Golden Gate Bridge (Foto: Getty Images)

A testimonianza di quanto detto, c’è una storia che merita di essere raccontata. Si tratta di un avvenimento davvero particolare e significativo. L’uomo protagonista della vicenda deve la sua vita proprio ad un animale. E non ad uno qualunque, bensì ad uno che vive nelle acque degli oceani e che, oltretutto, è anche molto difficile da incontrare.

La vicenda è avvenuta con esattezza nel 2000 e, la persona in questione, al quel tempo era un ragazzo di 19 anni. Kevin Hines, di San Francisco. Stando alle testimonianze, all’epoca era un giovane molto problematico. Soffriva di ansia, depressione e nello specifico aveva un disturbo bipolare della personalità.

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La storia emozionante di un animale che ti salva la vita

Animale ti salva la vita
Leone marino (Pixabay)

Kevin Hines si trovava in una condizione di difficoltà che spesso lo portava ad avere episodi di psicosi e di attacchi di panico. Egli avvertiva chiare e nitide delle voci che continuavano a ripetergli in continuazione quanto fosse inutile per la società. Che fosse una persona senza valore, di poco conto e che fosse addirittura un peso per tutti coloro che lo amavano.

Continuare ad ascoltare cose di questo genere, fece crescere in Kevin la convinzione che ciò che udiva fosse vero e reale. Per questa ragione, prese la decisione di togliersi la vita. Difatti scelse di suicidarsi gettandosi dal Golden Gate Bridge.

Sull’orlo del precipizio, le voci nella sua mente divennero fortissime e gli gridavano di farlo, di buttarsi subito. Lui lo fece. Saltò giù e, nel momento stesso in cui staccò i piedi dal pavimento, si pentì del gesto fatto. La malattia lo aveva portato a compiere quell’azione ma la verità è che lui non voleva assolutamente morire.

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Una tragedia dal lieto fine

Tuttavia, il destino fu buono con lui. Dopo un volo da un’altezza corrispondente a quella di un palazzo di circa 25 metri, finì in acqua. A causa del forte impatto, il giovane si fratturò le vertebre restando così paralizzato dal ventre in giù. Le ferite riportate gli impedivano di rimanere a galla e, in aggiunta, si accorse di avere un enorme animale che gli nuotava in torno.

L’agitazione prese il sopravvento poiché Kevin era ormai convinto di essere spacciato e che quell’enorme pesce lo avrebbe divorato. Le persone rimaste sul ponte ad osservare la scena dall’alto hanno raccontato che, invece, fortunatamente non finì in tragedia.

Un meraviglioso leone marino tenne il ragazzo a galla per svariato tempo. Finché, dopo diversi minuti, arrivarono i soccorsi della Guardia Costiera che riuscirono a mettere il giovane in salvo.

Dopo quell’episodio, Kevin ha completamente cambiato la sua prospettiva: ha abbandonato per sempre la folle idea di togliersi la vita ed ora si dedica alla lotta per la prevenzione dei suicidi.

Kevin Hines e sua moglie Margaret hanno fondato la Kevin & Margaret Hines Foundation per aiutare a educare gli altri sulla salute mentale e sulla prevenzione del suicidio (Foto: cnnespanol)

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Questa storia è la chiara e reale dimostrazione di quanto la natura e il regno animale sia dalla nostra parte. La solidarietà e l’amore sono i sentimenti con cui molte specie agiscono, e non solamente gli esseri umani.

Dovremmo imparare ad essere persone migliori, soprattutto nei confronti dell’ambiente naturale e dei suoi abitanti.