Nuovo concept di supermercato: prezzi bassissimi, no sprechi e più umanità

In questi ultimi tempi, si sta facendo largo sempre di più un’idea che sta riscontrando davvero un grande successo. Una soluzione per dire basta agli sprechi. Continua a leggere per scoprire di cosa si tratta.

A causa della pandemia da Covid-19 e della crisi finanziaria in cui ci troviamo, sempre più persone si sono ritrovate ad affrontare un disagio economico non indifferente. Inoltre, siamo tutt’ora coinvolti nella battaglia contro il riscaldamento globale. Tante situazioni differenti che, messe insieme, generano scompensi all’interno della nostra società.

Basta sprechi: un'idea di grande successo | Scopri di cosa si tratta
Ridurre gli sprechi (Foto di Mizianitka da Pixabay)

Un altro grande problema che affligge il mondo moderno, riguarda lo spreco alimentare. In un momento di difficoltà economica come quello attuale è un vero controsenso.

Tante famiglie stentano ad arrivare alla fine del mese, eppure la preoccupazione che milioni di tonnellate di cibo venga gettato via non sembra una cosa allarmante. Fortunatamente, non tutti la pensano così!

Infatti, ad esempio nella città di Stoccolma, in Svezia, esiste una ONG che ha preso la questione alimentare molto a cuore: “Stockholm Stadsmission“. La stessa ha aperto nel 2015 un supermercato sociale.

Un’idea eccezionale e innovativa con l’obiettivo di, limitare gli sprechi di cibo e dare una mano alle realtà familiari più disagiate.

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Come funziona il supermercato sociale

Supermercato sociale (Foto di ElasticComputeFarm da Pixabay)

Il supermercato sociale è una grande svolta per la nostra epoca. Funziona come ogni altro negozio, si è entra e si acquistano i prodotti desiderati. La differenza sta nei prezzi poiché, sono estremamente bassi. Questo dà la possibilità anche a chi ha una disponibilità economica limitata, di provvedere alle proprie esigenze primarie.

Per diventare cliente bisogna dimostrare di essere una persona in difficoltà, che riceve aiuti economici dallo Stato ad esempio. Tuttavia, si tratta di formalità perché l’accesso è consentito anche a tutti gli studenti e a chiunque abbia reali necessità.

I costi sono estremamente bassi perché, il supermercato sociale, si rifornisce presso le grandi catene. Gli approvvigionamenti di cui si fa carico, comprendono merci prossime alla scadenza oppure che presentano dei difetti negli imballaggi.

Ma non solo, molte volte anche alimenti completamente intatti che però, a causa di errore, sono arrivati in quantità superiori. Questi tipi di prodotti non vengono esposti dalle multinazionali che, inesorabilmente, li gettano via.

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Basta sprechi e più aiuti per i bisognosi

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Famiglia che viene aiutata (Foto di willian_2000 da Pixabay)

La “ong Stockholm Stadsmission, si avvale quindi di prodotti considerati “difettosi“. Ad esempio, la frutta con qualche ammaccatura, alimenti prossimi alla scadenza e così via.

In realtà, sono merci ancora del tutto buone che, nel supermercato sociale possono permettersi di rivendere a prezzi bassissimi. Evitando così un inutile ed enorme spreco di cibo e aiutando le persone che si trovano in difficoltà economiche.

Questa tipologia di rivendita all’ingrosso, si sta ormai espandendo in tutto il mondo. Sono presenti rivenditori simili anche in Francia, in Romania, in Inghilterra, in Svizzera. In Italia, anche i supermercati classici adottano misure sempre più vicine a questa linea di pensiero, cioè a zero sprechi e con più umanità.

Qualche ora prima delle chiusura dell’attività, abbassano il costo dei prodotti non venduti. L’esempio più eclatante nella nostra penisola è quello delle panetterie.

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Si tratta di un’idea che sta riscontrando un grande successo. Tuttavia, l’auspicio è quello di riuscire a limitare completamente gli sprechi ripartendo tutte le ricchezze nella giusta misura, uguale per tutti.

Pratiche volte alla sostenibilità come questa, potrebbero risolvere tanti problemi nel mondo. Come ad esempio, quello dell’attuale carenza di cibo per troppe persone.