Alternative sostenibili che possono essere utilizzate per abbandonare l’usa e getta. Migliorando così l’impatto ambientale del mondo femminile.
Il mondo femminile è in continua lotta con la società contro situazioni scomode, contro ideologie che in qualche modo tendono a sfavorire la figura femminile. C’è anche una demonizzazione con la quale fare i conti ed è quella di una realtà inevitabile e completamente naturale con la quale ogni donna deve fare i conti: il ciclo mestruale.
Molte ragazze non si sentono del tutto libere di poter affrontare discorsi come quelli che riguardano le mestruazioni. La maggior parte delle volte, si tende a non parlare di questi argomenti, un po’ per vergogna e un po’ a causa della cultura radicata e stereotipata intrinseca nella società.
Oggi però sembra che, almeno in parte, qualcosa si stia muovendo. Il discorso ciclo non è più del tutto un tabù. Una svolta davvero positiva perché sono tematiche di cui è importante poter discutere, sia per quanto riguarda l’aspetto personale e fisiologico e, sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale.
LEGGI ANCHE >>> Autoproduzione: ricette personalizzabili per cosmetici perfetti!
L’impatto ambientale dei prodotti usa e getta
Ogni donna, aspetta il suo appuntamento mensile munendosi di diversi prodotti differenti. Quelli più consumati, destinati al ciclo mestruale, sono sicuramente tamponi o assorbenti. Questi, generano molti rifiuti differenziabili e non differenziabili, generando un importante impatto ambientale.
Si stima che una persona di sesso femminile, soggetta alle mestruazioni, consumi circa 360 tamponi o assorbenti nell’arco di un anno. Prodotti che finiscono poi per la maggiore parte in discariche. Si tratta di un numero elevatissimo se si considera la quantità di plastica di cui sono costituiti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Umanità a rischio sterilità entro il 2045 | Le cause
Alternative ecologiche e sostenibili per il ciclo
Gli articoli che solitamente vengono impiegati dalle donne, durante il ciclo mestruale, sono principalmente prodotti usa e getta. Per lo più costituiti da plastica, sostanza che ha un impatto anche sulla salute delle donne. Esistono però, dei sostituti ai classici assorbenti e tamponi. Alternative in grado di ridurre gli sprechi e di produrre una quantità minore di rifiuti ed avere minore impatto sulla salute delle donne.
1- Assorbenti e tamponi in cotone biodegradabili
Sono realizzati con materiali ecologici, senza l’utilizzo di sostanze chimiche e sintetiche. Sono ugualmente usa e getta ma hanno un minor impatto ambientale in quanto possono essere differenziati nell’umido e con packaging compostabile (in impianto di smaltimento non in compostiera!)
2- Assorbenti in tessuto
Sono anche questi degli assorbenti esterni che però è possibile lavare e riutilizzare. Possono durare anni e sono sicuramente un’alternativa eccezionale per salvaguardare l’ambiente.
3- Mutande assorbenti
Assomigliano in tutto e per tutto a dei classici slip, con la differenza che sono assorbenti. Le mutande assorbenti sono realizzate in cotone e quindi: niente plastica. Possono essere lavate e riutilizzate per anni. Inoltre, hanno il vantaggio di risultare estremamente comode.
4- Coppetta mestruale
Si tratta di piccoli accessori di silicone che hanno la forma di una coppetta. Questo prodotto si inserisce internamente ed ha la capacità di raccogliere il sangue mestruale. È una delle alternative più ecologiche in quanto a duratura e praticità. Si sterilizza facilmente e riduce quasi completamente i consumi di plastica.
5- Disco mestruale
Il disco mestruale ha una funzione simile a quella della coppetta. Si inserisce internamente e con questo, è possibile anche avere rapporti sessuali mentre lo si sta usando. È un prodotto estremamente sostenibile e duraturo.
LEGGI ANCHE >>> Scopri il villaggio dove è nato un movimento unico al mondo
Poter parlare liberamente di argomentazioni che riguardano questo tipo di tematiche è di vitale importanza. Per rivendicare un naturale diritto del mondo femminile e anche per poter diffondere informazioni necessarie e indispensabili.
Questo, affinché ogni donna venga a conoscenza delle alternative sostenibili che esistono in commercio e che è possibile utilizzare durante il ciclo mestruale.
