Dove e perché Decathlon dice stop alla vendita di canoe?

Quando si parla di vite umane, niente scherzi! Per combattere il costante flusso di migranti nel Canale della Manica, alcuni punti vendita hanno preso una decisione importante. Ma di cosa si tratta?

Immaginate l’Inghilterra come il vostro sogno di libertà più grande. Arrivereste ad utilizzare qualsiasi mezzo per raggiungerla, persino una canoa?

Canoa (Foto Pixabay)

È quello che fanno quotidianamente migliaia di migranti, che utilizzano mezzi di fortuna per partire da Calais e raggiungere le coste del sud dell’Inghilterra.

Oltre che essere pericoloso sulla carta, questo gesto così estremo ci fa capire che le politiche migratorie dei paesi potenti non sono per nulla favorevoli all’accoglienza dell’altro.

In questo contesto, due punti vendita della famosa marca di articoli sportivi, Decathlon, hanno deciso di ritirare dalla vendita, per l’appunto, le canoe.

Come, quando e perché: le dinamiche della scelta

Ma cosa si nasconde dietro questa scelta così particolare? Tutto dipende dai continui arrivi sulle coste di Dunkerque.

Negli ultimi mesi hanno raggiunto numeri stratosferici. Basti sapere che solo qualche martedì fa, circa 1185 persone sono approdate con le piccole imbarcazioni.

Cimitero barche e canoe di migranti, a Lampedusa (Foto: Pixabay)

Inoltre, i responsabili dei punti vendita sono preoccupati per lo stato di salute di tutti quelli che tentano la traversata del Canale su delle imbarcazioni che non sono per nulla adatte a questo genere di impresa.

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Ne sono testimoni i numerosissimi incidenti che si susseguono. Per citare un esempio, qualche giorno fa tre migranti sono scomparsi da un centro di accoglienza francese. Giorni dopo, due canoe sono state trovate arenate sulla costa, mentre i corpi sono andati dispersi.

È questione di responsabilità comune…oppure no?

In questo gioco di vite umane, sembra che i due paesi relativamente coinvolti non siano capaci di trovare un’intesa.

Ci sono forti tensioni tra Inghilterra e Francia. Senza entrare troppo nella vicenda, menzoniamo una notizia abbastanza recente: il Primo Ministro inglese, Boris Johnson, ha chiesto a Parigi di riprendersi tutti i suoi profughi.

Giubbotti di salvataggio di migranti, in Siria (Foto: Pixabay)

Risulta quasi ovvio il pensiero secondo il quale, nessuno dei due paesi, abbia intenzione di accogliere delle persone che non hanno possibilità nel loro paese d’origine e cercano solo una nuova possibilità. Molto più facile darsi la colpa, ovvio!

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Niente paura per gli amanti della pagaia comunque, perché le canoe continueranno ad essere disponibili online. Al contrario, tutti gli articoli necessari alla sicurezza della persona  saranno presenti nei negozi fisici.

In qualsiasi caso, prima di imbarcarci in qualche nuova avventura, pensiamo a chi, a differenza nostra, si imbarca davvero e ogni giorno rischia la vita alla ricerca di un futuro migliore.