Che mondo sarebbe se la famiglia non esistesse più e se non potessimo più riprodurci? Questa paura si sta trasformando, purtroppo, in realtà. Scopriamo subito insieme cosa sta succedendo.
Il tema maggiormente affrontato negli ultimi tempi è senza dubbio quello che riguarda la crisi ambientale. Si tratta di un problema fin troppo serio e che assolutamente non può essere trascurato.
L’inquinamento ci sta portando, a gran velocità, al raggiungimento di punti estremi e di non ritorno. La biodiversità sta scomparendo, i ghiacciai si stanno sciogliendo, i fenomeni atmosferici catastrofici sono in continuo aumento in ogni zona del Pianeta e questi sono solamente alcuni dei tantissimi problemi che ci ritroviamo a dover affrontare.
Eppure c’è una questione che sta creando più preoccupazioni del solito, specialmente in quest’ultimo periodo. Si tratta del problema dell’inquinamento atmosferico e delle acque, in particolar modo quello dovuto alle sostanze plastiche e a molti altri oggetti di uso comune e quotidiano.
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A sollevare la questione è stata una epidemiologa, Shanna Swan che, attraverso la pubblicazione di un libro, ha messo in luce un inquietante ed estremamente allarmante dilemma.
La famiglia potrebbe scomparire per sempre
Shanna Swan è un’epidemiologa specializzata nell’ambito della riproduzione, la quale ha dedicato la sua vita a studiare questo specifico argomento. Non molto tempo fa, infatti, Shanna ha pubblicato un libro che ha dichiarato rivelazioni davvero molto preoccupanti.
Secondo i suoi studi, tra non molto, gli esseri umani potrebbero perdere per sempre la capacità di riprodursi. Nello specifico, le sue analisi parlano di una problematica che potrebbe verificarsi tra soli 24 anni.
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L’esperta ha lanciato questo gravissimo allarme che è riuscita a dimostrare anche grazie a dei dati precisi ed estremamente veritieri. Le sue ricerche dimostrano che l’avvelenamento chimico a cui siamo sottoposti a causa dell’inquinamento, sta facendo diminuire il numero di spermatozoi maschili.
Ecco i dati riportati nello studio della dottoressa Shanna Swan
Secondo la dottoressa Swan, dal 2045 la famiglia potrebbe scomparire per sempre. Una tesi sostenuta, purtroppo, da dati reali e davvero molto allarmanti. Il numero di spermatozoi maschili è diminuito notevolmente: l’epidemiologa parla di quasi il 60% dal 1973 ad oggi. Una condizionata causata dall’inquinamento e, in particolare, da specifici composti chiamati PFAS.
Si tratta di sostanze chimiche che si trovano soprattutto nella plastica, così come in tutto ciò che viene realizzato con questo tipo di materiale. Ad esempio, gli involucri per i cibi, i giocattoli, i cosmetici e tutti quei prodotti utilizzati normalmente nella quotidianità.
Inoltre, parliamo di un elemento che è stato anche recentemente associato ad un problema di contaminazione riscontrato all’interno delle falde acquifere nella regione Veneto.
La problematica è davvero molto seria tanto che Greta Thunberg ha deciso di intervenire, pubblicando un tweet riferito proprio a questo specifico argomento.
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Ciò nonostante, nessun governo sta affrontando tutto questo come una vera emergenza. Nessuno ne parla e le Nazioni Unite ancora non si sono attivate per trovare una soluzione a questa drastica situazione.
Tuttavia, l’allarme lanciato dall’epidemiologa ha colpito in modo particolare un’attivista statunitense coinvolta in numerosi progetti ambientali in tutto il mondo e presidente della Brockovich Research & Consulting, Erin Brockovich.
L’ambientalista ha preso molto a cuore la questione, per questo motivo ha deciso di utilizzare la sua notorietà per diffondere informazioni sulla questione rendendola pubblica il più possibile.
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L’augurio è che tutti i governi si mobilitino per cercare una soluzione a questo grave problema al più presto. La posta in gioco è davvero troppo alta, la concezione di famiglia potrebbe non esistere più e l’essere umano, impossibilitato nel riprodursi, potrebbe scomparire per sempre.
