Storia di un pescatore di plastica | “Se nel 2050 continuiamo cosi ci sarà più plastica che pesci”

La scelta di vita sostenibile di Wayan Nyo, 90 anni: da pescatore di pesci a pescatore di plastica. Ora la sua storia viene narrata in un documentario.

pescatore plastica
Pescatore di plastica (frame dal documentario di Vimeo)

Non è mai troppo tardi per scegliere la strada della sostenibilità. Prendere decisioni anche drastiche, che cambieranno per sempre il corso delle proprie giornate, ma che possono aiutare a salvare il Pianeta. Perché ogni singola azione è importante, come le infinite gocce che compongono il mare.

Wayan Nyo ha 90 anni, è un pescatore e vive a Bali. La sua storia è molto particolare, tanto da essere diventata un documentario diretto e prodotto da Dana Frankoff. Un racconto fatto di emozioni, che comunica tutta la fatica e l’impegno costante che nascono da una situazione difficile da affrontare.

Il documentario si chiama Voice above water e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, è infatti stato premiato come Best Short Documentary al Banff Mountain Film Festival, First Time Filmmaker Award all’International Ocean Film Festival, Best Short Documentary al San Luis Obispo Film Festival. Inoltre, ha ottenuto il Hayden Kennedy Award al 5Point Adventure Film Festival e l’Environmental Filmmaker Award al Coast Film Festival.

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Voice above water, storia di un pescatore

Voice Above Water” narra la storia di Wayan Nyo, 90enne balinese che ha dedicato la propria esistenza alla pesca. Vent’anni fa, però, l’uomo non ha più potuto portare avanti la propria attività di pescatore a causa dell’ingente quantità di rifiuti che si trovavano nell’oceano.

Da qui la drastica decisione di Wayan: non essere più un pescatore di pesci, ma un pescatore di plastica per ripulire i mari. Il documentario racconta quindi la scelta di un uomo che, nonostante le poche risorse a disposizione, vuole contribuire a fare la differenza ma anche spingere tutti coloro che ne hanno la possibilità a seguire il suo esempio.

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Dal 2050, se nulla cambia, ci sarà più plastica negli oceani che pesci“, così esordisce il documentario. E poi la voce di Wayan, che comunica tutta l’amarezza della situazione in cui si trova il nostro pianeta.

“Pescavo sempre solo plastica”

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Wayan, pescatore di plastica (frame dal documentario di Vimeo)

Voglio che il mondo torni a com’era primaafferma Wayan – Quando ero giovane pescavo da solo, c’erano così tanti pesci nel mare. Oggi, non riesco più a prendere quei grandi pesci perché la plastica li ha allontanati. Una volta pensavo di aver preso un pesce, in realtà era plastica e quindi mi sono arrabbiato e l’ho gettata via. Ho ritentato più volte, ma pescavo sempre solo plastica“.

Da quel momento, in Wayan è iniziata a emergere una nuova consapevolezza. “Ho preso tutti i rifiuti, li ho caricati in barca e portati alla spiaggia – spiega – Vedo le persone che gettano plastica nell’oceano, scommetto che non comprendono il danno e l’inquinamento che stanno causando“.

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Grazie alla collaborazione di un uomo che proveniva da Java, Wayan è riuscito a destinare la plastica e i rifiuti raccolti a un centro dove veniva praticato il riciclo dei materiali. Ma la sua azione non finisce qui.

Sono preoccupato della plastica nell’oceano perché un giorno tutta la plastica coprirà e rovinerà i nostri mariconcludeDobbiamo agire per rimuoverla. Ho coinvolto i miei nipoti ad aiutarmi a pulire la spiaggia, ora è tempo che tutti gli indonesiani si uniscano e aiutano a pulire l’oceano“.

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