Sfida salutare per questo Paese che dice “basta al fumo” | Scopri di più

Un interno Paese inizia la sua sfida salutare dicendo “basta al fumo”. Continua a leggere per scoprire di cosa si tratta nello specifico. 

La Nuova Zelanda vuole porre fine all’era dei fumatori e dice basta al fumo e avvia la sua campagna di sensibilizzazione. La sua è una vera e propria sfida all’insegna della salute.

Sfida salutare per questo Paese che dice "basta al fumo" | Scopri di più
Fumo (Pixabay)

Le sigarette, in Nuova Zelanda, provocano una quantità disarmante di decessi. Una persona su quattro muore di cancro. Le stime dichiarano la presenza di circa mezzo milione di soggetti fumatori nel Paese.

Il quotidiano britannico “Guardian” riporta dati davvero allarmanti, dichiarando che quasi 5.000 neozelandesi muoiono ogni anno a causa del tabacco. Inoltre, sembra che i fumatori più accaniti siano presenti all’interno delle comunità Maori.

Sicché il tumore è la principale causa di morte, in particolar modo per le donne indigene, e la seconda per gli uomini.

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La Nuova Zelanda “smoke-free” entro il 2025

Don’t smoke (Pixabay)

Si tratta di una situazione drammatica a cui vuole assolutamente porre fine Jacinda Ardern. La premier a capo del governo progressista neozelandese. Ha intrapreso una battaglia davvero ambiziosa, una sfida salutare per dire “basta fumo”.

L’obiettivo è quello di vedere la Nuova Zelanda completamente libera dalle sigarette: un intero Paese “smoke-free” entro il 2025.

Le prime proposte riguardano in particolar modo i giovani. Un passo importante sarà quello che vedrà l’entrata in vigore del divieto assoluto della vendita delle sigarette per tutti i nati dopo il 2004.

Il fumo, e qualunque tipo di prodotto del tabacco, saranno quindi illegali per queste generazioni. Inoltre, il governo neozelandese sta prendendo in considerazione l’ipotesi di diminuire le quantità di nicotina contenute all’interno delle sigarette.

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E anche di limitare i luoghi in cui sarà possibile acquistare articoli dello stesso genere. Molte associazioni ed organizzazioni sanitarie, hanno accolto con piacere queste proposte. Ritengono che il vizio del fumo sia qualcosa che bisogna combattere.

Tuttavia, le criticità a sfavore di questo progetto sono ancora molte. Molte piccole imprese ed attività rischierebbero di chiudere. Il crimine organizzato potrebbe prendere la palla al balzo per allargare le sue attività nel mercato nero.

Un altro fattore a sfavore riguarda i livelli di nicotina che, se diminuiti, potrebbero spingere le persone assuefatte a fumare ancora di più. Che il fumo sia un problema questo è innegabile, ciononostante le difficoltà da affrontare sono molte.

Le problematiche sono insidiose e difficili da risolvere in un così breve lasso di tempo. Il governo neozelandese vuole agire per il bene del popolo. Ma quanto può davvero intervenire e addentrarsi nella vita personale e privata delle persone?

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