Ecco il progetto italiano per la cura di colture, territori e biodiversità

È in corso il progetto che mira a caratterizzare le varietà locali di mais lombardo per reintrodurle nei territori di origine. Ecco come proteggere e valorizzare la biodiversità.

La biodiversità è importante, così come tutelarla per prevenire danni agli ecosistemi e salvaguardare la ricchezza di prodotti alimentari di un territorio. Nell’ottica di un maggiore rispetto dell’ambiente, bisogna però pensare a soluzioni sostenibili e che abbiano un approccio non invasivo sull’ambiente.

mais
Mais (foto: Pixabay)

In Lombardia, le varietà di mais per uso alimentare sono un vero e proprio patrimonio: per questo la Regione ha scelto di finanziare un progetto di durata biennale, coordinato da CREA Cereali Agricolture e Colture Industriali.

L’iniziativa si chiama “Valomays” e punta a produrre un mais sostenibile e di alta qualità per uso alimentare, grazie ad antiche varietà locali da riscoprire e reintrodurre nei territori di origine in un’ottica di tutela e valorizzazione della biodiversità.

Al progetto hanno preso parte l’Università degli Studi di Milano (DiSAA – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali) e 11 aziende agrarie distribuite in 5 province lombarde: Bergamo, Brescia, Milano, Sondrio, Varese. Un coinvolgimento che fa ben comprendere l’importanza del settore agroalimentare per la regione ma anche un’attenzione sempre crescente alla sostenibilità.

LEGGI ANCHE >>> Un prezioso alleato per la tua salute: Perché utilizzarlo in cucina, ma non solo!

Mais lombardo sostenibile

pannocchie
Pannocchie (foto: Pixabay)

Per realizzare il progetto Valomays, sono state selezionate due varietà lombarde iscritte nel Registro ufficiale da conservazione della Regione Lombardia e otto varietà non iscritte nel registro. Nella prima fase si farà una valutazione agronomica delle varietà, al fine di definire la capacità di adattamento a diversi ambienti e la loro potenzialità produttiva.

LEGGI ANCHE >>> Quanto cibo sprechiamo ogni giorno? Un’occasione per riflettere

Verranno quindi fatte azioni di riproduzione controllata delle varietà selezionate, dopo di che si passerà a un’analisi e valutazione di queste ultime per scegliere quali sono adatte a essere trasformate in prodotti finiti. Inoltre, verrà fatto un confronto con altre 30 varietà di mais che rappresentano il territorio lombardo: in questo modo si potrà capire il livello di biodiversità presente nelle varietà conservate ex situ in Lombardia.

La conservazione e valorizzazione del patrimonio genetico delle varietà tradizionali di mais permetterà dunque di valorizzare questo prodotto, contrastando allo stesso tempo la perdita di biodiversità nelle specie agricole. Gli agricoltori locali parteciperanno attivamente al progetto, coltivando essi stessi le varietà selezionate.

La tipicità locale del mais prodotto in Lombardia va appunto a vantaggio delle piccole aziende rurali del territorio, che possono rispondere alle esigenze della popolazione: in particolare alla richiesta sempre maggiore di prodotti di qualità e salubri, aumentata anche in virtù delle intolleranze e allergie alimentari sempre più diffuse.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Cosa tratta la grande banca mondiale che salva la biodiversità

Impostazioni privacy