Il primo osservatorio al mondo… costruito sotto un vulcano!

E’ in arrivo il primo osservatorio al mondo costruito sotto la superficie di un vulcano. Un laboratorio che consentirà di studiare da vicino il magma e non solo…ecco dove.

Un grande progetto pionieristico, che permetterà agli scienziati di studiare da vicino il magma: l’insieme di lava e gas che nasce nella parte più profonda del vulcano, la camera magmatica, prima di risalire in superficie ed essere eruttato.

Vulcano Krafla (foto: Pixabay)

Finora, non era possibile osservare questo composto né avere informazioni molto dettagliate sui vulcani attivi. La conoscenza di queste montagne affascinanti e pericolose si limitava, infatti, allo studio dei gas che vengono buttati fuori dal vulcano: in particolare la loro temperatura e la loro composizione.

Tuttavia, non si aveva ancora un controllo diretto di ciò che avviene sotto la superficie del vulcano. Ora invece, grazie al primo osservatorio al mondo costruito sotto la superficie di un vulcano, si sarà in grado di vedere cosa accade prima di un’eruzione.

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Un progetto davvero formidabile, nato nel 2014 e che vedrà le prime trivellazioni per realizzarlo dal 2024 in Islanda, vicino al vulcano Krafla.

L’osservatorio Krafla Magma Testbed

La centrale geotermica di Krafla (foto: Pixabay)

Il progetto si chiama Krafla Magma Testbed, coinvolge scienziati e ingegneri di ben 38 istituti di ricerca di 11 Paesi differenti e ha preso avvio nel 2009. In quell’anno, infatti, si stava lavorando all’espansione della centrale geotermica vicino al Krafla: proprio in quell’occasione si scoprì che la camera magmatica di questo vulcano si trova a soli 2 km di profondità (anziché a oltre 4 km, come si pensava inizialmente).

Da qui, l’idea di realizzare un laboratorio che fosse unico al mondo e che potrebbe portare a numerose scoperte. In primis ad avere maggiori informazioni sul rischio vulcanico, per tenere sotto controllo i fenomeni, ma soprattutto un approfondimento ulteriore sui vulcani stessi.

Si potranno quindi avere informazioni dettagliate sui materiali vulcanici che si trovano più in profondità. Inoltre, l’energia del vulcano potrebbe essere sfruttata come fonte rinnovabile e quindi più pulita rispetto a quelle usate attualmente.

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Nella camera magmatica del vulcano Krafla si trovano ben 500 milioni di metri cubi di lava, a temperature che toccano i 900° C. Trovandosi a una profondità di soli 2,1 km, potranno essere osservati da vicino grazie al nuovo laboratorio. Come testimoniato da Paolo Papale, vulcanologo dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) sul sito web dell’organizzazione:

Questi osservatori ci permetteranno di ampliare le nostre conoscenze sui sistemi vulcanici e di comprendere, in maniera più approfondita, le relazioni tra ciò che avviene all’interno di un corpo magmatico e le relative misure effettuate in superficie”.

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