Una pianta è sensibile come gli umani. Se la insulti, può morire | VIDEO

Le piante sono esseri viventi, proprio come noi. Non solo hanno un ciclo vitale per cui nascono, crescono, si nutrono e muoiono, ma hanno anche dei sentimenti.

Una pianta non è solo un pezzo di arbusto inanimato, non è solo una decorazione per le nostre case o i nostri giardini. Non ha solo bisogno di acqua, luce e fertilizzanti per fiorire e prosperare, ma anche di amore e parole gentili.

piante ikea bullismo
Pianta Ikea e bullismo (frame video)

Se vi può sembrare una follia, sappiate invece che le piante sono sensibili e possono mostrare segni di decadimento se le trattiamo nel modo sbagliato. Con questo non si intende solo la mancata cura a livello materiale, ma anche sul piano emotivo.

Le piante provano emozioni? Non c’è ancora una conoscenza approfondita di questo loro aspetto, per il momento, ma ciò che sappiamo è che sicuramente soffrono quando vengono insultate o ricevono parole cattive di qualsiasi sorta.

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Così come gli esseri umani, anche le piante sono condizionate da ciò che viene loro detto durante la vita. Come i bambini sono particolarmente sensibili alle parole cattive e agli insulti, le piante subiscono lo stesso effetto e la loro crescita ne risente.

Un’evidenza che è stata dimostrata con un esperimento molto originale ma allo stesso tempo d’impatto. In particolare per le nuove generazioni, che devono essere a conoscenza delle conseguenze delle proprie azioni e parole negative nei confronti delle altre persone.

Pianta bullizzata per un mese: l’esperimento

Cosa succede a una pianta se viene bullizzata per un mese? E’ quanto si è chiesta Ikea, la catena di arredamento svedese nota in tutto il mondo, con un esperimento proposto in alcune scuole americane negli Emirati Arabi Uniti.

Due piante provenienti da un negozio Ikea sono state posizionate nelle hall degli edifici scolastici, ben in vista e affinché gli studenti potessero interagire con esse. Un esperimento sociale ma, allo stesso tempo, che facesse capire agli studenti il peso delle proprie parole.

A una pianta venivano fatti ascoltare in sequenza dei messaggi bullisti: registrazioni vocali in cui le persone rivolgevano parole poco rispettose all’arbusto. All’altra pianta che si trovava a pochi metri di distanza, invece, venivano ripetute parole gentili e complimenti.

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La differenza dopo 30 giorni, a sinistra la pianta bullizzata (frame video)

Gli studenti sono stati coinvolti dapprima perché erano proprio loro a dire le frasi, da una parte quelle meschine e dall’altra quelle positive. Successivamente, essi hanno potuto constatare di persona cosa succede alle due piante dopo un mese di esposizione a insulti oppure complimenti.

Quella che riceveva insulti, infatti, dopo 30 giorni stava morendo: era raggrinzita, gialla e non più rigogliosa come all’inizio. L’altra, invece, era ancora fiorita e cresceva sana. Alle piante era stata data la stessa quantità di luce, acqua e fertilizzante. Da qui, i ragazzi hanno potuto comprendere che “tutto ciò che colpisce una pianta, può colpire le persone”.

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