La moda e l’impatto che la sua industria ha sul pianeta

E’ ormai sempre meno ovvio, l’industria della moda ha un fortissimo impatto ambientale sul nostro pianeta. Con l’aumento del consumismo dell’ultimo ventennio, la sua posizione nella scala delle industrie inquinanti è notevolmente salita.

Si chiama “Fast Fashion” , ossia moda veloce, ed è uno dei motivi che ha reso l’industria della moda più inquinante. Questo trend porta a produrre più capi di abbigliamento a basso costo, che verranno buttati velocemente.

Il mondo della moda ha un impatto sul pianeta importante (Fonte Pixabay)

I nostri vestiti alla moda danneggiano il pianeta. Noi non ci rendiamo conto di ciò, persi dietro ad un esistenza edonistica basata sull’apparenza e su chi ha maggior visibilità sui social.

La parte più danneggiata dell’ecosistema da questo settore è quello dell’acqua. Per la produzione dei tessuti, ne viene infatti investita una ingente quantità, che sappiamo essere un bene primario che andrebbe salvaguardato.

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Durante i lavaggi, poi, vengono rilasciate nell’acqua oltre mezzo milione di microplastiche contenute nei materiali sintetici. Ovviamente queste, alla fine del loro viaggio, terminano nell’oceano, andando a peggiorare una situazione che di per sé è già parecchio grave.

Oltre all’inquinamento dell’acqua, le risorse utilizzate per lavorare i tessuti e la problematica legata alle culture intensive di cotone che impoveriscono i terreni, insieme agli scarti degli indumenti che acquistiamo, rappresentano un problema ancora più grande.

Come ridurre l’impatto ambientale del mondo della moda

I negozi di abbigliamento usato sono un modo per abbassare l’impatto ambientale del mondo della moda (Fonte Pixabay)

Solitamente, la maggior parte dei vestiti che decidiamo di buttare sono ancora perfettamente utilizzabili, finendo, invece, inceneriti o in discarica. Si calcola inoltre che solo l’1 % venga correttamente riciclato.

Nelle discariche, i vestiti impiegano anche più di 200 anni per decomporsi. Non solo, le discariche ne sono colme, oltre a tutti gli altri scarti mai correttamente suddivisi nella raccolta differenziata dei rifiuti.

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Il modo migliore per ridurre l’impatto ambientale degli abiti che acquistiamo è molto semplice. Utilizziamo quelli che abbiamo nell’armadio senza lasciarci travolgere dal pazzo giro consumistico degli acquisti senza controllo.

La maggior parte dei nostri indumenti sono tutti perfettamente utilizzabili. Smettiamo di indossarli solo perché il colore non è più di moda, o il taglio dei jeans non è più quello che si vedeva sulle modella la scorsa stagione.

Possiamo imparare ad utilizzare il riciclo creativo per svecchiare dei capi d’abbigliamento, magari cambiando i bottoni di una camicetta, o inserendo degli inserti in stoffa in jeans che non troviamo più particolarmente attraenti.

Se non possiamo fare a meno di dismetterli, decidiamo di regalarli o darli a negozi che li vendono usati. Sarebbe meglio rivolgerci, in primis, a questo tipo di negozi, per evitare di incentivare la produzione di vestiti che finiremmo per gettare via in fretta.

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