Ecco un altro frutto che si raccoglie in autunno ed è ricchissimo di nutrienti. I suoi grani scarlatti si sono guadagnati la nomea di frutto della salute. Andiamo a scoprire tutte le sue proprietà e usi in cucina, compresa la buccia!
Molte culture antiche affascinate dalla particolarità del frutto e dalla resistenza della pianta lo reputavano una sorta di presenza divina in terra. Persino Ippocrate, padre della Medicina, ne elogiò le virtù approfondite poi ai nostri giorni da studi scientifici.
![Melograni maturi sull'albero](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2021/10/melograno-albero.jpg)
Ma iniziamo dal periodo di raccolta e da come individuare quando il frutto è pronto! Frutto autunnale, a seconda della zona climatica, il periodo di raccolta varia tra settembre e novembre, e si può conservare fino a fine anno.
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Per godere di tutte le sue proprietà, è importante che il frutto maturi completamente sulla pianta. Questo dipende dalla colorazione esterna della buccia a seconda della varietà (la varietà più diffusa ha la buccia rossa a piena maturazione) e dal “peso” del frutto al tatto (senza staccarlo, soppesare per capire se è pieno di chicchi ben maturi).
Proprietà del melograno
Con tutte queste proprietà è facile capire perché viene chiamato frutto della Salute: si tratta di un potente antiossidante, ricco di minerali quali potassio, fosforo, zinco, ferro e calcio.
Inoltre, è un concentrato di vitamine in primis la C e, oltre ad essere un potente antinfiammatorio, possiede anche un alto contenuto di fibre. Insomma, questo prezioso frutto favorisce la salute cardiovascolare ed ha una notevole attività antibatterica.
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Come utilizzare il Melagrano in cucina
Ebbene, non parliamo solamente di un frutto salutare ma anche sfizioso in cucina, infatti i chicchi succosi danno quel tocco speciale agrodolce e si prestano sia in ricette dolci che salate.
Ecco la nostra top 5 tutta da provare:
1- Nei Risotti, con succo in cottura e chicchi freschi a fine preparazione;
2- Nei Cous cous o insalate di farro, con deliziosi chicchi freschi in fase di impiattamento;
3- Nelle Insalate tiepide, ad esempio di patate e broccoli lessati con chicchi freschi e succo nel condimento, al posto dell’aceto;
4- Nelle torte al cioccolato, dove il buon succo di melograno si mescola all’impasto e durante la preparazione della glassa;
5- Nei semifreddi, coi chicchi frullati a fresco per lo strato superficiale.
Vi è venuta l’acquolina in bocca ma siete intimiditi dall’apparente osticità del frutto per ottenerne i preziosi grani? Ecco allora un video tutorial che presenta 3 facili modi che vi aiuteranno ad aprirlo e servirlo!
Lo sciroppo dal succo
Visto che nel video tutorial viene spiegato come ottenere il succo di melograno anche senza estrattore, ecco allora come impiegarlo – oltre a poterlo consumare direttamente appena ottenuto – per autoprodurre uno sciroppo che rappresenta un antico rimedio contro la tosse.
![Sciroppo di melograno](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2021/10/sciroppo-di-melograno.jpg)
Ingredienti:
– 300 ml succo di melograno (equivalente di 4 melograni medie)
– 300 g di zucchero integrale
Preparazione:
Mettere il succo in una pentola a fuoco medio. Aggiungere lo zucchero e mescolare fino a portare a bollore. Lasciare cuocere mescolando per circa 15 minuti. Lasciare intiepidire e versare in bottiglie di vetro sterilizzate, quindi chiudere ermeticamente.
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E la buccia?
Anche la buccia è un toccasana per la nostra Salute, a patto che arrivi da agricoltura naturale… Non sprecarla!
Essa può essere utilizzata fresca in un ottimo infuso caldo o come soluzione fredda per gargarismi contro il mal di gola.
Ci auguriamo che questi consigli vi invoglino ad avere questo magico frutto più frequentemente sulle vostre tavole!