Allarme influenza aviaria: al via la mattanza di milioni di polli e tacchini

L’influenza avaria si sta diffondendo in modo preoccupante in Italia, in altri Paesi europei e negli Stati Uniti. Milioni di polli e tacchini rischiano di essere uccisi.

Dopo il Coronavirus, un altro tipo di influenza rischia di diventare un’epidemia globale, visti i diversi focolai già diffusi in varie parti d’Italia e non solo. Stiamo parlando dell’influenza aviaria, che sta colpendo gli allevamenti di pollame.

tacchini
Tacchini (foto Pixabay)

Nel nostro Paese, l’allarme è scattato circa un mese fa in alcuni stabilimenti in provincia di Pavia e poi di Prato. Nel primo, il virus aveva contagiato le anatre; in due allevamenti toscani invece era stato riscontrato a seguito dei decessi improvvisi di alcuni polli. Tutti gli animali presenti sono quindi stati abbattuti. Subito sono state prese diverse misure di sicurezza, per evitare la diffusione del contagio.

Dapprima l’influenza aviaria era stata riscontrata negli animali in Veneto e Lombardia, ma poi si è quindi diffuso anche in Toscana. Nonostante il rischio che il virus possa trasmettersi dagli animali all’uomo è davvero molto remoto, la situazione preoccupa comunque sul lato economico e soprattutto quello etico.

Oltre che in Italia, infatti, l’influenza aviaria è stata riscontrata in altri Paesi europei come la Francia, ma anche in Israele e negli Stati Uniti. Qui, in particolare, 50 milioni di polli e tacchini sono stati condannati all’abbattimento.

Influenza aviaria negli allevamenti

pollo
Pollo (foto Pixabay)

Nel primo periodo, in cui erano stati trovati i contagi negli allevamenti veneti e lombardi, si stima che siano stati uccisi oltre 15 milioni di polli in Italia. Data la diffusione successiva del virus, questo dato è sicuramente aumentato e in particolare negli allevamenti intensivi che sono sempre più sovraffollati.

Negli Stati Uniti, la situazione non è migliore. C’è già chi parla del peggiore focolaio di influenza aviaria dal 2015, inoltre questo ceppo si sta dimostrando molto letale. Il peggio starebbe accadendo negli allevamenti del Midwest e in quelli della costa orientale. Il virus, in generale, sarebbe stato individuato in almeno 17 Stati federali.

I numeri delle vittime statunitensi sono impressionanti: si parla di circa 50 milioni di volatili macellati o morti. Ma a cosa è dovuta questa influenza? La diffusione del virus sarebbe legata alla migrazione degli uccelli selvatici, che trasmetterebbero la malattia agli uccelli domestici attraverso le feci.

Nelle aree dove è stato individuato il virus, si sta cercando di intervenire con misure stringenti. Anzitutto evitare che il mangime fuoriesca, per non attirare gli uccelli selvatici. Inoltre, impedire che avvengano contatti tra uccelli selvatici e domestici. Infine, segnalare immediatamente alle autorità decessi insoliti o uccelli malati. Il tutto, purtroppo, sta sfociando in una triste mattanza di volatili.

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