Liberarsi del gas russo rimpiazzandolo con quello proveniente dall’Algeria

Con un accordo sottoscritto dal Ministro degli Esteri Di Maio, l’Algeria sarà il nostro prossimo principale fornitore di gas naturale. In questo modo, se dalla Russia dovesse arrivare uno stop, l’Italia riuscirebbe comunque a rimanere in moto.

Dal momento in cui i problemi tra Russia e Ucraina sono cominciati, Putin ha minacciato chiunque si mettesse in mezzo in una decisione che non deve interessare nessuno, di veder tagliate le forniture di gas.

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La Russia è la prima fornitrice di Gas in Europa e detiene i più grandi giacimenti a livello mondiale (foto pixabay)

Eh si, perché proprio la Russia detiene le più grandi riserve di gas naturale di tutto il mondo.  Fornisce all’Europa circa il 40 % del suo fabbisogno, da ormai 50 anni. Questo significa che sa di poter mettere in difficoltà le altre nazioni.

Nel momento in cui Putin ha fatti iniziare le pesanti tensioni con l’Ucraina, ha anche deciso di tagliare circa il 42 % delle forniture di gas in Europa. Questo ha portato ad un impennata dei prezzi dell’energia e ad un inevitabile aumento dei costi nelle bollette.

Visto il possibile e reale rischio che l’Europa debba di fatto rinunciare ad ancora più gas da parte della Russia, è diventata di importanza vitale cercare di trovare altri paesi in grado di fornirci questa importantissima materia prima.

Di Maio e il suo accordo con l’Algeria per più forniture di gas

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Sappiamo di non poter rimanere sforniti di gas, per questo abbiamo stretto un accordo con l’Algeria che aumenterà la sua fornitura nel nostro paese (foto pixabay)

Anche l’Algeria è una delle nostre fornitrici di gas, anche se in quantità minore rispetto a quello che solitamente proveniva dalla Russia. Il nostro Ministro degli Esteri Di Maio ha quindi raggiunto Algeri per cercare un nuovo accordo per la fornitura di gas.

È stato quindi definito che le forniture di gas algerino verranno aumentate sia nel breve che nel lungo termine. Ancora non si è certi di quanto ne arriverà, ma l’Algeria di fatto è già la nostra seconda fornitrice dopo la Russia.

Si dice che l’aumento della quantità di gas per la nostra nazione aumenterà di circa 2 miliardi di metri cubi l’anno. Questo rappresenterebbe per l’Italia un certo margine di sicurezza in più nel caso davvero la Russia smettesse di colpo la sua erogazione.

Nel tempo, attraverso gli spostamenti via mare, si potrebbe pensare di aumentare ulteriormente la quantità importata. Di certo sappiamo bene di non poterci permettere di rimanere sforniti di gas. La nostra economia ne risentirebbe troppo

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