Fattorie del Sangue: l’inchiesta prosegue, ecco cosa sta accadendo

Le chiamano Fattorie del Sangue, luoghi in cui si consuma qualcosa di tremendo. Le inchieste proseguono ed ecco cosa accade al loro interno.

Probabilmente la notizia che stiamo per svelare sarà per molti una rivelazione poiché si tratta di qualcosa di sconosciuto per la maggior parte delle persone. È pratica che viene messa in atto da svariato tempo e di cui l’intera Europa benefica, purtroppo.

fattorie del sangue
(Pixabay)

Ci troviamo in Islanda, un territorio ricolmo di quelle che vengono chiamate: Fattorie del Sangue.

Si tratta di luoghi all’interno dei quali vengono commesse barbariche torture nei confronti delle cavalle incinte. Attraverso un’operazione specifica vengono sottoposte all’estrazione di un ormone, la gonadotropina, ampiamente utilizzato all’interno degli allevamenti intensivi per favorire la riproduzione di maiali, mucche, e di tutti quegli animali di cui ci nutriamo al giorno d’oggi.

Purtroppo l’estrazione avviene tramite metodi crudeli che provocano molta sofferenza alle cavalle e per questa ragione nell’Unione Europea è una pratica assolutamente vietata. Tuttavia, l’esportazione è consentita e ciò alimenta maggiormente l’utilizzo di questi metodi brutali utilizzati per ottenere il siero di cavalla.

La triste realtà delle Fattorie del Sangue

Il metodo con il quale l’ormone viene estratto è molto invasivo. Gonadotropina del siero di cavalla incinta è il nome preciso dell’ormone, e per riuscire a prelevarlo ci sono dei passaggi specifici da dover eseguire.

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Si tratta di una pratica che va effettuata in estate e si procede inserendo una lunga canula all’interno della giugulare delle cavalle. Tutto ciò arreca notevole sofferenza agli animali poiché oltre al siero vengono estratti anche diversi litri di sangue.

La procedura viene ripetuta per circa otto settimane consecutive durante le quali le cavalle possono arrivare a perdere anche fino a 5 litri di sangue in una sola settimana. Una volta ottenuto l’ormone, questo viene esportato e somministrato alle femmine all’interno degli allevamenti intensivi per agevolare la loro riproduzione.

Come si può ben capire, chiamarle Fattorie del Sangue è riduttivo!

Una pratica violenta e davvero inconcepibile

Purtroppo, per quanto questa pratica sia ritenuta estremamente violenta ed inconcepibile, non viene attuata solamente in Islanda ma anche in tante altre zone del mondo.

(Pixabay)

ArgentinaUruguay, Stati Uniti d’America, anche qui ci sono Fattorie del Sangue che mettono in atto il drammatico prelievo dell’ormone dalle cavalle incinte. Sono state realizzate delle inchieste sotto copertura che hanno mostrato la drammaticità dei fatti attraverso immagini e video.

Ciò che è stato ripreso è davvero incredibile, la sofferenza che viene consumata all’interno di quei luoghi è quasi impossibile da descrivere a parole. Questo genere di pratica rappresenta un piaga da dover assolutamente eliminare, ma il problema non è tutto qui.

È importante e fondamentale vietare anche l’esportazione e l’acquisto dell’ormone delle cavalle da parte dei Paesi che non ne sono i principali produttori. Senza considerare che dovrebbe essere risolto una volta per tutte anche il dilemma riguardante l’allevamento intensivo e la produzione di carne in generale.