Facebook lotta contro la disinformazione climatica | Ecco come

La compagnia guidata da Mark Zukerberg annuncia un maggiore impegno per garantire un’informazione puntuale sulle tematiche ambientali, evitando la disinformazione climatica.

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Il simbolo social della Climate Week (foto: Facebook)

Quanto è importante il ruolo dei social media nella diffusione delle informazioni ma anche, purtroppo, della disinformazione? Sempre più persone utilizzano il web per leggere o guardare le notizie ogni giorno: i social network sono un mezzo molto gettonato per informarsi, spesso veicolano i messaggi più velocemente dei media tradizionali o digitali e permettono di avere un’informazione in tempo reale nonché condivisibile in un solo clic.

I social network sono in grado di connettere ogni angolo del mondo, riducendo di molto i gradi di separazione tra le persone. Essendo un mezzo dove ormai l’informazione circola in modo sempre più rapido, sono però anche fonte di disinformazione.

Per questo, le politiche interne di social come Facebook sono fondamentali per capire come e quanto veicolare le informazioni ma anche bloccare le fake news che intasano le nostre bacheche virtuali ogni giorno. Tra gli argomenti più gettonati, al giorno d’oggi ci sono il clima e in generale le tematiche ambientali.

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Alcune importanti novità sono state dunque introdotte per combattere le bufale che riguardano le notizie sul clima e sull’ambiente, con un piano di investimenti annunciato di un milione di dollari.

Facebook contro le bufale ambientali

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Il Climate Science Center di Facebook (foto: Facebook)

L’azienda guidata da Mark Zuckerberg aveva già introdotto alcune linee guida e strumenti per favorire un’informazione puntuale e sicura sui temi che riguardano il nostro pianeta. Lo scorso anno, a settembre 2020, Facebook aveva infatti creato il Climate Science Information Center per connettere le persone con un’informazione basata sulla scienza“.

Inoltre, aveva puntato a utilizzare energia al 100% rinnovabile per le attività riguardanti la propria compagnia e ad arrivare alle zero emissioni per il 2020. “Una delle lezioni più grandi imparate dalla pandemia di Covid-19 è quanto Facebook possa essere potente per connettere le persone a un’informazione accurata ed esperta durante una crisi globale“, aveva spiegato il gruppo.

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Ora appunto, per far sì che la disinformazione non venga presa per informazione, Facebook ha annunciato “nuove misure per aiutare la nostra comunità a impegnarsi in tematiche sociali e assicurare che le persone abbiano accesso a un’informazione affidabile, riducendo così la disinformazione“.

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Melati Wisjen, Co-founder di @byebyeplasticbags e attivista climatica (foto: Facebook)

In cosa consistono queste novità? Anzitutto nell’espansione del Climate Science Information Center (che prende il nuovo nome di Climate Science Center) attraverso nuove funzionalità per informare e ingaggiare meglio la comunità online sulla tematica del cambiamento climatico. Inoltre, Facebook ha sottolineato che si impegnerà in un nuovo programma che, lavorando insieme all’International Fact Checking Network, combatta la disinformazione climatica.

Infine, il social network pubblicherà una serie online composta da svariati video con protagonisti i giovani in prima linea per l’ambiente su Facebook e Instagram. Questa iniziativa, in particolare, si lega alla Cimate Week e al Cop26.

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