Nasce una nuova legge sul diritto alla riparazione l Cos’è e come funziona

In un periodo storico importante per la diminuzione dei materiali di scarto, ecco l’importantissima legge sul diritto alla riparazione. Vediamo insieme di cosa si tratta nello specifico e cosa prevede per il consumatore.

Per ridurre l’impatto ambientale e limitare il degrado programmato degli elettrodomestici, è arrivato il diritto alla riparazione. Negli ultimi anni, gli elettrodomestici hanno vita sempre più breve e ripararli, quando è possibile, è difficoltoso e costoso.

Le discariche sono piene di elettrodomestici che si sarebbero potuti aggiustare (Foto: Pixabay)

Da Marzo i consumatori di tutta Europa potranno avvalersi del diritto alla riparazione. E’ un’iniziativa che mira a contenere l‘invecchiamento programmato degli elettrodomestici, ovvero le cause che portano alla sostituzioni dei prodotti in un breve ciclo di vita.

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La possibilità di riparazione degli elettrodomestici, grazie a questo regolamento approvato dal Parlamento europeo, sarà garantita dalla messa a disposizione di riparatori professionisti e di pezzi di ricambio facilmente reperibili, per un ciclo vitale di almeno 7-10 anni.

Lunga vita agli elettrodomestici: ecco cosa cambia

Mantenere l’efficienza degli elettrodomestici riduce l’impatto ambientale dei materiali di scarto (Foto: Pixabay)

I costruttori dovranno attenersi a metodi di progettazione e realizzazione ben precisi, per rendere più facile riparare i macchinari anche al di fuori dei canali ufficiali. In questo modo, nasceranno una serie di figure professionali che saranno davvero interessate ad aggiustare i prodotti.

I pezzi di ricambio devono essere, inoltre, facilmente reperibili. Alcuni di essi, infatti risultano spesso introvabili. Il tempo massimo per la consegna dovrà essere di 30 giorni. Le relative istruzioni per le riparazioni dovranno essere disponibili per tutti.

Il consumatore avrà quindi la garanzia della disponibilità di pezzi quali motori, sistemi refrigeranti, server e così via. Pezzi questi, la cui mancanza prima obbligava allo stoccaggio e all’acquisto di nuovi macchinari.

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Ai riparatori professionisti le ditte dovranno garantire la possibilità di riparare i prodotti per circa un decennio. In questo modo la vita degli elettrodomestici verrà notevolmente allungata, diminuendo la necessità di smaltimento.

Secondo le stime attuali, circa l’80% dell’inquinamento ambientale dipende dalle decisioni prese dai costruttori durante l’ideazione dei vari dispositivi. Ecco perché è fondamentale intervenire per ridurre uno spreco dannoso per il Pianeta.

Ovviamente questo è solo l’inizio di un percorso che indirizza, sempre più, verso un approccio realmente ecosostenibile. Il diritto alla riparazione rappresenta sicuramente un primo importante passo verso il futuro.

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