Lista dei Diritti Umani si è allungata: dopo 30 anni ecco la svolta storica

Finalmente, dopo 30 anni di lunghe discussioni, questo anno é stata la svolta storica. La lista dei Diritti Umani si è allungata con l’inserimento di un titolo inalienabile.

Dagli anni 90′, il Consiglio dell’ONU (Organizzazione Nazioni Unite), porta avanti discussioni riguardanti i diritti umani. Finalmente, dopo 30 anni di lunghe controversie, ecco arrivare una svolta storica.

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Il riconoscimento di un ambiente adeguato come diritto fondamentale (Foto: soziable.es)

Lo scorso mese d’Ottobre, con ben 43 voti a favore e nessuno contrario, viene approvata la proposta fatta da Costa Rica, Maldive, Slovenia, Marocco e Svizzera. La Lista dei Diritti Umani si allunga. Viene inserito un nuovo titolo inalienabile per l’uomo che va a favore anche della sostenibilità ambientale.

Avere la possibilità di accedere ad ambienti puliti e salubri: questo è il diritto fondamentale per tutti gli uomini che è stato inserito, insieme agli altri già esistenti. In un modo fortemente colpito dalla crisi ambientale, un passo del genere rappresenta la possibilità di poter cambiare le sorti della vita delle persone sul Pianeta.

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Svolta storica per le sorti del Pianeta

Lista dei Diritti Umani si allunga: dopo 30 anni ecco la svolta storica
Pianeta Terra (Foto di Arek Socha da Pixabay)

L’attuale crisi globale che stiamo affrontando, è responsabile ogni anno di milioni di morti premature. L’inquinamento dell’aria, dell’acqua, le sostanze chimiche a cui siamo esposti, insieme a molti altri fattori, sono la causa di circa 13,7 milioni di decessi annui.

Questo numero così spropositato è ciò che emerge dalle ricerche effettuate dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il 24,3% della popolazione mondiale muore per motivi legati a fattori generati dal riscaldamento globale. La decisione presa dall’ONU, cioè di inserire un titolo di grande rilevanza anche per l’ambiente, risulta quindi di estrema importanza.

Si tratterebbe, finalmente, di modificare di gran lunga l’approccio con cui viene affrontata la lotta al cambiamento climatico. Attivisti e società ambientaliste di tutto il mondo avrebbero qualcosa a cui appellarsi durante i procedimenti giudiziari in tribunale a favore del clima. Ne sono un esempio quelli avvenuti negli ultimi anni, contro aziende e Stati colpevoli di utilizzare combustibili fossili altamente inquinanti.

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Un ancora di salvezza per le comunità più fragili

Politiche Green (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Il diritto ad avere accesso ad ambienti puliti e salubri, rappresenta un titolo di grande importanza soprattutto per le comunità più a rischio. Ad esempio le popolazioni indigene e quelle che si trovano in luoghi in cui maggiormente soffrono gli effetti dovuti al cambiamento climatico.

Questa potrebbe essere la loro occasione per ricevere finalmente supporto dai loro governi. Aiuto che fino ad ora non avevano ricevuto adeguatamente e che adesso, appellandosi ad un diritto inalienabile dell’uomo, possono richiedere con grande tenacia.

Si tratta di una vera e propria svolta storica che innescherà una rivoluzione. Nel rispetto di questo nuovo diritto riconosciuto, dovranno necessariamente essere inserite nuove leggi ambientali da parte degli Stati. Norme che, andranno a favorire una vita migliore per le persone e per l’ambiente a 360°.

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L’aria, l’acqua, il suolo, il cibo, l’energia, tutto dovrà essere utilizzato e prodotto attraverso una linea di pensiero a tutti gli effetti sostenibile. La trasformazione richiederà tempo ma, i presupposti per attuare cambiamenti positivi ci sono.

Tali miglioramenti esistono e si fanno sempre maggiori e concreti. I Paesi di tutto il mondo, dovranno obbligatoriamente sviluppare ed attuare politiche che limitino il più possibile, fino ad azzerare completamente, l’impatto ambientale.

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