Claudio Marchisio stupisce gli italiani | “Presa di coscienza”

Claudio Marchisio ha dimostrato ancora una volta di essere un ragazzo con un grande cuore e la testa sopra le spalle. Le sue parole hanno stupito gli italiani.

Claudio Marchisio
Claudio Marchisio (Getty Images)

Non raramente l’ormai ex calciatore pubblica sui social questioni sociali molto importanti. Dopo un post sui cambiamenti climatici l’ha contattato LifeGate.it al quale il Principino, così lo chiamavano i tifosi della Juventus, ha risposto: “Dobbiamo attuare una presa di coscienza. I cambiamenti climatici sono un fenomeno davvero concreto che alla fine si manifesta con violenza nella nostra quotidianità in tutto il globo terrestre”.

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Sono parole che lasciano degli spunti sulla necessità di fare ognuno la propria parte: “Non c’è più tempo. Gli uragani Irma e Harvey, la siccità, il fenomeno migratorio, il rientro anticipato dagli alpeggi, la desertificazione e il progressivo impoverimento del suolo sono solo parte delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Non sono eventi record da registrare, purtroppo sono la normalità. Per cambiare rotta ognuno di noi dovrebbe giocare un ruolo fondamentale”.

Claudio Marchisio, la sua carriera

Claudio Marchisio
Claudio Marchisio (Getty Images)

Claudio Marchisio è un ragazzo per bene e questo lo si intende dalle sue parole, ma anche la carriera ci racconta di un personaggio sempre pulito e in grado di regalare il buon esempio ai giovani. Cresciuto nelle giovanili della Juventus il classe 1986 ha debuttato in bianconero tra i professionisti nell’anno della retrocessione in Serie B in seguito ai fatti di Calciopoli. L’anno successivo ha vissuto un anno in prestito all’Empoli in Serie A che gli ha fatto fare l’ultimo salto definitivo verso il successo.

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A Torino ha collezionato 389 presenze e segnato 37 gol risultando decisivo in quella Juve di Antonio Conte che riportava lo Scudetto a Torino nel 2012 dopo 8 anni dall’ultima volta. Nel 2016 è arrivato per lui un brutto infortunio che l’ha costretto a due stagioni più fuori che dentro al campo e all’addio alla fine del contratto per un’esperienza in Russia allo Zenit che non è decollata proprio per i problemi fisici. Anche in Nazionale ha detto la sua collezionando 55 presenze e siglando 5. gol.

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