Come saranno le città nel futuro? Ecco dove vivremo

Se non è oggi, sarà domani: il modo di vivere le città sarà totalmente diverso da come lo concepiamo oggi. Il tutto proprio a partire dalle case che abitiamo. In che modo?

Partiamo dal principio secondo il quale esiste un elemento in natura che troviamo praticamente dappertutto, persino in noi stessi: il carbonio. Ammettiamo pure che, in giusta misura, la sua esistenza sia necessaria per l’equilibrio dell’ecosistema che ci circonda.

Città del futuro
Città del futuro (Pixabay)

Il problema è che, nella creazione di nuovi edifici, viene prodotta una quantità ingente di carbonio negativo e che, proprio questo, è un fattore negativo per la sostenibilità ambientale.

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Ecco perché, negli ultimi decenni, si è posto l’accento su di un nuovo modo di concepire gli edifici che abiteremo: si tratta del green building.

Alternative al carbonio: esistono?

La risposta è sì. E ce ne parla Bruce King nel suo volume intitolato “The new Carbon Architecture: Building to Cool the Planet”. Di sole 180 pagine, coinvolge il suo stile discorsivo e semplice.

La sua teoria è lineare: bisogna attuare realmente il concetto del green building, grazie a materiali che esistono in natura e che hanno le stesse proprietà del calcestruzzo o cemento.

Villaggio
Casetta al verde (Pixabay)

All’interno del manuale, un paragrafo è interamente dedicato ad un altro aspetto principe della cosiddetta rivoluzione eco-sostenibile: la riqualificazione urbana.

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A parere degli esperti, questa pratica è buona principalmente per due ragioni: riqualificare un palazzo vorrebbe migliorarne le prestazioni e in più ristrutturare un elemento esistente inquina meno.

Casa mia, fatti capanna! Ecco qualche materiale valido

Tra i materiali alternativi per la costruzione degli edifici, senza alcuna sorpresa, figura il legno, peraltro candidato preferito per quel che riguarda la cattura del carbonio.

Il risvolto della medaglia c’è e lo sappiamo bene: produrre utilizzando il legno su vasta scala comporterebbe un incremento della deforestazione, tema caro agli ecologisti, nonché alla Terra.

Capanna
Case in legno (Pixabay)

Di conseguenza, in occasione del concorso “Product Innovation Challenge”, sono tante le nuove proposte rinnovabili alternative al legno.

Tra tutti, spiccano alcune fibre naturali come la canapa e la paglia. Soprattutto con l’ultima, è possibile realizzare dei portanti resistenti ed isolanti.

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Altro elemento valido in termini di sostenibilità e resa è il micelio, ovvero la radice del fungo. In meno di un mese, questo fungo prolifera all’interno delle pareti, creando uno strato di isolamento naturale.

Nella speranza che le alternative proposte possano diventare realtà, non ci resta che rimboccarci le maniche e iniziare a costruire il nostro futuro.

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