Tra i settori della filiera artistica, il mondo del cinema dà il buon esempio. Nasce un’iniziativa promossa dalla giunta provinciale del Trentino-Alto Adige, dallo spiccato gusto “green“.
Che sia tendenza o vocazione, anche nel mondo dei lungometraggi si fa strada il concept dell’ecosostenibilità. Un’iniziativa tutta sostenibile quella del “green shoting”.
Ma di cosa di tratta? Quali sono i criteri da soddisfare per ottenere un finanziamento utile alla produzione del film e soprattutto. Parliamo di un esempio replicabile anche su vasta scala?
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Scopriamo insieme tutti i segreti della produzione filmica che rispetta l’ambiente, in attesa dell’uscita nelle sale italiane nei prossimi mesi!
“Green Shooting”: il nuovo brevetto progettato da IDM
Si tratta appunto di una certificazione, con annesso finanziamento che i produttori di un film potranno ottenere grazie al rispetto di alcune regole fondamentali legate al discorso dell’eco sostenibilità.
In primis, si richiede che, per la produzione, venga fatto utilizzo di fonti di energia rinnovabile. In secondo luogo, ove possibile, si richiede l’utilizzo di mezzi di trasporto non a combustione o di car sharing.
Ultimo ma non meno importante: tutti gli alimenti consumati dalla troupe dovranno essere prodotti a chilometro zero o comunque biologici. Conterà ovviamente la raccolta differenziata dei rifiuti!
Ma come fare per verificare l’effettiva esecuzione di tutti i criteri? Nessun problema! Infatti, nasce la figura del Green Consultant, che seguirà la troupe durante tutta la realizzazione del film, fino alla postproduzione!
Il buon esempio del Trentino-Alto Adige
Tra le tante regioni italiane che si stanno muovendo per una produzione cinematografica green, spicca senza ombra di dubbio il Trentino Alto Adige. Infatti, quest’ultimo ha presentato 4 produzioni che cercheranno di soddisfare i criteri del green shooting.
A tal proposito, l’assessore all’economia Phillip Achammer sostiene che l’industria cinematografica sia molto importante per la regione, perché fa conoscere gli scenari artistici e naturalistici della regione.
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A questa voce, si aggrega anche quella di Giuliano Vettorato, assessore provinciale dell’ambiente. Quest’ultimo dichiara di voler vedere il Trenino come modello di sostenibilità per tutta l’Europa ed in tutti i settori.
Quindi, speriamo di poter vedere presto con i nostri occhi uno di questi film, sapendo che, oltre alle capacità di recitazione dei protagonisti, potremo applaudire gli sforzi fatti per preservare la natura e regalare un’esperienza visiva mozzafiato!
