Brutte notizie per l’Italia: Perché l’anno 2021 non é stato d’aiuto?

Il WWF esprime il suo pensiero attraverso un bilancio finale riguardante il 2021. La stagione si è conclusa e, ancora una volta, l’Italia é stata bocciata e rimandata al prossimo anno per un nuovo giudizio.

In tutto il mondo, sta crescendo una forte ansia a causa delle problematiche dovute al Covid19. Parallelamente a questa situazione, sta anche aumentando la consapevolezza riguardo le tematiche ambientali.

Bocciatura (Pixabay)

A tal proposito, l’anno 2021 che si è da poco concluso, sarebbe dovuto essere un periodo estremamente importante e decisivo. Si prevedevano grandi cambiamenti, primo in assoluto quello della totale uscita dalla crisi pandemica.

In secondo luogo invece, sarebbe dovuta essere la stagione per eccellenza per l’inaugurazione della transizione ecologica. In particolar modo se si considerano i rilevanti eventi che si sono susseguiti nel corso dei mesi.

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Tra questi anche la più importante conferenza mondiale sul clima e sulla biodiversità: la Cop26. Ciononostante, purtroppo, la sfida contro il Covid non si è ancora conclusa e la lotta contro i problemi climatici, almeno per ora, è stata persa.

A ribadire la sconfitta, è arrivato anche il Bilancio 2021 del WWF secondo il quale, l’anno appena terminato è giunto al traguardo, incassando una bella bocciatura su tutti i fronti.

Un anno importante con un bilancio disastroso

Inquinamento (Pixabay)

Nel 2021 si sarebbero dovute intraprendere molteplici azioni a sostegno dell’ambiente. Ad esempio, si preveda l’entrata in vigore di riforme riguardanti il settore agricolo volte a tutelare l’ambiente.

L’accordo di Parigi doveva prendere forma concretamente attraverso pianti d’azione globali. Inoltre, siamo rimasti tutti in attesa di messe in atto per contrastare il cambiamento climatico.

Tutto ciò, o almeno la gran parte di quanto detto fino ad ora, non è avvenuto. La realtà ci ha messo davanti ad una visione dei fatti abbastanza critica. Le difficoltà, nel conciliare la politica con la consapevolezza dell’attuale crisi, sembrano più grandi di quanto ci si aspettasse.

Si tratta di una situazione davvero triste e preoccupante, poiché ci riporta ancora una volta davanti ad uno scenario apocalittico. La mancata attuazione di iniziative a favore dell’ambiente, unite allo scarso coraggio dimostrato dai governi fino ad ora, rischiano di catapultare il Pianeta ad un punto di non ritorno.

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Ci troviamo difronte ad una situazione quasi surreale, che ci sta progressivamente mostrando i suoi effetti catastrofici. Conseguenze sulle quali presto non potremmo più avere alcun controllo e che si trasformeranno, inevitabilmente, in irreversibili.

In tutto ciò, l’Italia ha a stento intrapreso un vero percorso di transizione ecologica. La politica del nostro Paese sembra mancare totalmente di coraggio. Essa rimarca continuamente come non riesca a prendere decisioni concrete volte ad iniziare un cammino di de-carbonizzazione dell’economia.

La neutralità climatica che l’Europa punta a raggiungere entro il 2050, pare essere un traguardo ancora troppo lontano per noi. Questo, insieme anche all’obiettivo di tutelare la biodiversità del nostro territorio e dei mari entro il 2030.

Sembra non esserci ancora l’impegno giusto e i fondi investiti fino ad ora per la salvaguardia della natura, sono quasi irrisori.

Capiamo bene che questo non è certamente il modo giusto di affrontare una crisi di tale portata. Ad ogni modo, il primo passo verso il cambiamento, é senz’altro la consapevolezza.

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