La ‘dura’ vita da Regina, altro che “Royals”: il difficile percorso dell’ape prescelta

Pensate che la vita dell’ape Regina sia davvero reale? Ebbene no: la sua esistenza è tutt’altro che semplice, infatti ha una sola funzione che è ben precisa. 

Ultimamente si parla spesso delle api, in particolare del fatto che stanno diminuendo inesorabilmente a causa delle azioni dell’uomo. Questo, di conseguenza, ha ripercussioni enormi sugli ecosistemi non solo per le specie animali ma anche per quelle vegetali.

ape fiore
Foto Pexels/Jean Van Der Meulen

Ma vi siete mai chiesti come funziona un alveare? Da molti viene ritenuto un sistema perfetto, che riesce a proliferare grazie alla grande collaborazione e operosità delle api. Animali che non stanno mai fermi, data anche la loro funzione fondamentale per il mantenimento di molte specie.

Tra tutte le api ce n’è una che spesso viene ritenuta la privilegiata, mentre in realtà la sua vita è ricca di insidie e difficoltà: stiamo parlando dell’ape regina. E’ proprio lei, infatti, a mandare avanti l’alveare ma con non pochi sforzi. Essa sta all’origine della continuazione della specie e dunque della salute del proprio alveare, vive per lo più all’interno della sua casa ma nonostante l’apparenza ha un compito molto difficile.

Grazie all’ape regina, la società di questi animali può funzionare per anni e ospitare una quantità inimmaginabile di esemplari. Sicuramente è la più importante tra le api e sta in spazi speciali, ma tali differenze non si traducono sempre in privilegi.

Vita da ape regina

Anzitutto, l’ape regina è effettivamente ospitata in luoghi dell’alveare più grandi rispetto a quelli delle api operaie e dei fuchi (i maschi). La cella reale si trova comunque nel sistema che ospita quelle dove viene immagazzinato il miele e dove stanno le larve. D’altronde, l’ape regina raggiunge dimensioni maggiori rispetto ai suoi sudditi: può arrivare fino a 18-20 centimetri di lunghezza, contro i 10-15 delle operaie e i 15-17 dei fuchi.

ape regina cella alveare
Foto Pixabay

Come raggiunge queste misure extra-large? Perché viene nutrita più a lungo, rispetto alle colleghe operaie, con la pappa reale. In questo modo sarà anche in grado di vivere più tempo: generalmente intorno ai 3-4 anni, a fronte dei soli 45 giorni delle api operaie.

Dunque, la funzione dell’ape regina è una sola: provvedere alla continuazione della sua specie, ovvero procreare. Il che si traduce nel produrre uova in quantità industriali, al fine di dare vita a nuove api operaie che possano portare avanti il lavoro nell’alveare. Nella stagione più intensa, arriva a deporre anche dalle 1500 alle 3000 uova ogni giorno!

Pensate che con un solo volo nuziale, ovvero quello in cui i fuchi si presentano per fecondarla, l’ape regina può immagazzinare spermatozoi per deporre uova per tre anni (per 5 mesi all’anno). Il compito delle api operaie, durante l’inverno, è tenere al caldo la loro regina. Quando avrà raggiunto la vecchiaia, questa emigrerà e darà vita a un nuovo alveare lasciando poi il suo posto a una nuova regina.

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