E se si potesse tornare a vedere grazie alla tecnologia?

E se ti dicessimo che la tecnologia è in grado di far vedere il mondo a chi non può, ci crederesti? Continua a leggere per scoprire di più. 

Un team di scienziati, dopo un lungo e duro lavoro, è riuscito a realizzare qualcosa di davvero straordinario. Fino ad ora, moltissimi studiosi prima di loro aveva già tentato nella stessa impresa ma, tutto sembrava essere sempre solo un sogno. Fino ad oggi.

Ragazza non vedente (Pixabay)

Un gruppo di ricercatori appartenenti a tre diversi atenei, l’Università Miguel Hernàndez in Spagna, l’Istituto olandese di neuroscienze nei Paesi Bassi e il John A. Moran Eye Center dell’Università dello Utah in America, hanno creato una nuova e straordinaria tecnologia.

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Nello specifico, si tratta di un sistema di vista artificiale in grado di far tornare a vedere chi fino ad ora non ha potuto farlo. Sembra incredibile ma è davvero qualcosa di reale e concreto.

Una nuova tecnologia per tornare a vedere

Donna che esegue esercizi di riabilitazione dopo aver subito l’operazione per il recupero della vista (positizie.it)

Il team di esperti è riuscito a realizzare una forma di vista artificiale che funziona grazie ad un impianto celebrare. Sono stati tantissimi gli accorgimenti e le analisi effettuate prima di testare la nuova tecnologia sull’uomo.

Una volta raggiunta la piena sicurezza dell’apparecchio, gli studiosi hanno iniziato a condurre degli esperimenti insieme a dei volontari non vedenti. Tutte le operazioni si sono svolte all’interno del laboratorio di Elche, in Spagna.

Grazie a questi tentativi, gli scienziati sono riusciti a compiere qualcosa di meraviglioso. Essi hanno restituito parte della vista ad una donna completamente cieca. La volontaria in questione è una ex insegnante di scienze, 58 anni e non vedente ormai da oltre 16 anni.

Al termine dell’operazione, la paziente non ha avuto alcun tipo di complicazione, l’impianto installato non ha compromesso o influenzato, in alcun modo, nessuna funziona celebrale. Bensì, la donna ha riacquistato una forma semplice di vista che le permette di vedere forme e ombre.

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I risultati ottenuti dal team di studiosi rappresenta un enorme passo in avanti per tutti gli scienziati che cercano, studiano e sperano di creare protesi cerebrali visive. Si tratta di un esito positivo, concreto, che potrebbe davvero migliorare la vita di moltissime persone.

Uno dei professori impegnati attivamente in questa ricerca, P. Roelfsema, durante un intervista ha dichiarato:

“Uno degli obiettivi di questa ricerca è la possibilità di dare maggiore autonomia alle persone senza vista, potrebbe consentire loro di identificare una persona, porte, oggetti o automobili. Potrebbe aumentare l’indipendenza e la sicurezza. È su questo che stiamo lavorando.” 

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Ad oggi, il team di ricerca sta già pensando al prossimo traguardo da raggiungere. Vogliono riuscire ad utilizzare un sistema molto più sofisticato per riuscire ad ottenere immagini più complesse, che non si limitino soltanto alle ombre e alle forme.

Gli esperti si sono già messi all’opera e stanno lavorando affinché possano adoperare le nuove funzioni di codifica già nelle prossime serie di sperimentazioni su pazienti, volontari, non vedenti.

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