Cibo letale: le preparazioni industriali aumentano il rischio di morte

Una squadra di ricercatori italiani ha sottolineato come l’assunzione dei cosiddetti cibi ultraprocessati hanno avuto il rischio di malattie e non solo di quelle cardiovascolari.

Il progetto Moli Sani indaga le connessioni tra malattie e cibo. (Foto: Caleb Oquendo – Pexels)

Gli lavorati ed il cibo industriale sono molto consumati in tutto il mondo e la loro assunzione aumenta la possibilità di incorrere in malattie alimentari ed obesità .

Se si consumano tante salsicce, pizze preocotte, bibite gassate, snack, hamburger e cose simili si rischia davvero di incappare nella morte prematura.

Alimenti ultra-processati e rischio di morte

Il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli , in Italia, rivela come le persone che consumano grandi quantità di alimenti trasformati dall’industria rischia il 26% in più di morire per qualsiasi causa in età precoce .

Dal rapporto del 2020 emerge un dato molto preoccupante e cioè il fatto che un’abitudine alimentare disordinata aumenta la probabilità generale di soffrire di malattie addirittura del 58%.

Il solo eccesso di zuccheri invece aumenta del 40% questo rischio e può innescare diversi tipi di disturbo.

Questi dati sono il risultato del ” Progetto Moli-Sani ” all’interno del quale è osservato per otto anni il comportamento di 22mila persone.

Mangiare sano per non morire per cause prevenibili

Al centro del progetto Moli-Sani troviamo Licia Iacoviello che ha sottolineato come la ricerca di un comportamento alimentare sano dovrebbe essere orientato a una maggiore scelta di freschi o lavorati.

Le abitudini alimentari sane dovrebbero sostituire quelle ultra-elaborate. (Foto: Pixabay)

La stessa ha sottolineato che: ” Passare qualche minuto in più a cucinare il pranzo, invece di scaldare un contenitore nel microonde, sono azioni che ci ricompenseranno negli anni come quella di preparare un panino ai nostri bambini invece di mandarli a scuola con una merendina preconfezionata “.

Un piccolo sforzo nel cambio delle abitudini ed una attenzione maggiore al carrello della spesa può fare davvero la differenza per la nostra aspettativa di vita.

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