Raccolta del vetro: come risparmiare energia e materie prime

La raccolta differenziata del vetro sta migliorando in Italia. Ecco come conferire questo materiale nel modo giusto, per risparmiare energia e materie prime.

L’Italia sta migliorando sempre di più nella raccolta differenziata, in particolare quella del vetro. Lo dicono anche i dati sulla raccolta del vetro di CoReVe, Consorzio nazionale responsabile del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio italiano.

vetro differenziata
Vetro, raccolta differenziata (foto Pixabay)

Nel 2020, l’Italia ha raccolto ben 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti in vetro, destinati al riciclo: un vero e proprio record per il nostro Paese. Il tasso di riciclo di questa tipologia di imballaggi ha raggiunto quota 78,6%, confermando un trend in crescita.

Impiegando questo materiale riciclato nell’industria vetraria, rendendole materie prime seconde, nel 2020 si è ottenuto un risparmio di energia pari a 2,5 milioni di barili di petrolio. Un risultato stupefacente, se si pensa che ha anche consentito di risparmiare 3,7 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuove bottiglie e vasetti in vetro.

Inoltre, in questo modo nel 2020 si è avuta una riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera di 2,2 milioni di tonnellate. Eppure, come dimostrato da un nuovo progetto in corso di sperimentazione in Friuli Venezia Giulia, si può fare anche di più!

Differenziare il vetro per colori

bottiglie vetro
Bottiglie di vetro (foto Pixabay)

Per migliorare ulteriormente la raccolta del vetro, lo si può differenziare per colori. A gennaio 2021 è stata avviata la prima sperimentazione di questa tipologia di raccolta differenziata in Friuli Venezia Giulia: il progetto si chiama “il mio vetro è differente“.

Il principio su cui si basa è molto semplice: se si riciclano vetro colorato e non colorato insieme, si può ottenere solamente vetro colorato. Per avere un vetro bianco con materiale riciclato colorato, si userà quindi più energia. Se si separa la raccolta del vetro per colore, però, si può ottenere un significativo risparmio di energia. Inoltre, vengono ridotti gli scarti di lavorazione.

Per il momento, nella regione sono stati posizionati già oltre 9 mila contenitori. Il servizio, inoltre, viene svolto con automezzi che sono alimentati a biometano con scarti dell’organico dei Comuni. Un bell’esempio, quindi, di economia circolare che fa bene anche a livello locale.

I primi dati raccolti dalla Regione Friuli mostrano una percentuale di vetro non colorato sul totale che risulta mediamente pari al 30%. Inoltre, si è visto un generale miglioramento della qualità del vetro che viene raccolto. Se l’esperimento dovesse rivelarsi effettivamente utile, potrebbe essere una buona idea portarlo anche nelle altre regioni italiane.