Patrick Zacky fuori dal carcere dopo due anni: “Grazie Italia!”

Il 7 febbraio del 2020, all’aeroporto del Cairo, in Egitto, un ragazzo di soli 26 anni, Patrick Zacky, viene arrestato con l’accusa di aver diffuso false informazioni. Dopo circa due anni, l’8 Dicembre 2021, viene ordinata la sua scarcerazione. Immensa l’emozione dei famigliari ma anche della seconda casa di Patrick, l’Italia.

La speranza è l’ultima a morire”, anche quando diventa surreale crederlo. Un’espressione risentita e insegnataci, questa, innumerevoli volte, ma forse mai percepita così realmente, come in seguito alla notizia di questi ultimi giorni.

Patrick Zacky
Patrick Zacky (Foto Facebook)

D’altronde sperare significa “attendere con fiducia”, e questo ha portato il giovane Patrick Zacky a non arrendersi dentro le quattro mura fredde e spoglie del carcere d’Egitto.

Non posso non dire grazie all’Italia, alla mia Bologna che mi ha accolto come un figlio e a tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto.” Una volta uscito dal commissariato in Egitto, Patrick ha espresso enorme riconoscenza, sin da subito, nei confronti dell’Italia.

Dopo ben 22 mesi di detenzione presso varie carceri d’Egitto, tra udienze e rinnovi continui che aggiungevano rabbia e amarezza nel cuore di un mondo in attesa, finalmente il 7 Dicembre il tribunale d’Egitto ordina la scarcerazione di Patrick Zacky.

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Ed ecco che il giorno dopo, Patrick riceve il caloroso abbraccio di una madre che ha lottato in silenzio, per anni.

Patrick
Patrick Zacky abbraccia la madre, appena uscito dal carcere (Foto Facebook)

“In carcere, io e i miei libri”

Senz’altro la cultura, per Patrick, ha sempre assunto un ruolo essenziale nel suo percorso di vita e formazione. Non a caso, la scelta di studiare presso una delle Università più antiche della storia, Alma Mater Studiorum di Bologna, ha segnato il destino del nostro Patrick.

I libri di Dostoevsky e Saramago mi hanno fatto compagnia, in carcere” così, Zacky, ha voluto raccontare al mondo intero di non aver mai smesso di leggere, neppure in carcere. La sete di cultura che lo divora è la stessa che lo vedrà ritornare, appena gli sarà possibile, studiare nella sua seconda casa, Bologna.

Mi piacerebbe poter realizzare qualcosa di importante per la città che mi ha sempre sostenuto, Bologna. Non vedo l’ora di rivederla, insieme ai colleghi e professori.”

Patrick
Patrick Zacky con la maglietta dell’Università di Bologna (Foto Facebook)

Le parole di Zacky, durante l’intervista televisiva realizzata in videocollegamento con Fabio Fazio, qualche giorno fa, hanno dimostrato, ancora una volta, quanto Patrick sia profondamente legato alla libera e accogliente città di Bologna.

Fuori dal carcere, ma.. non assolto

L’entusiasmo collettivo di fronte all’incredibile notizia della scarcerazione del giovane Patrick ha subito, sicuramente, un calo, non appena ci si é resi conto che non possiamo ancora parlare di libertà. Già, perché Patrick non é ancora stato dichiarato ufficialmente libero.

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I primi di Febbraio, giorni vicino all’anniversario della sua cattura nell’anno 2020, si terrà il processo durante il quale verrano decise le sorti di Zacky. Difatti, al termine dell’udienza a Mansura, gli avvocati di Patrick hanno comunicato ciò che sembra sfuggire a tutti: Patrick non é ancora stato assolto dalle accuse.

Voci dal mondo: “Forza Patrick!”

La contentezza, però, da tanta qual era, non si è potuta contenere. La solidarietà espressa a Patrick arriva dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, così come dal Presidente della Repubblica Mattarella. Non sono mancati il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari , insieme al portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury.

Intanto, espriamo un fortissimo augurio alla famiglia di Patrick, che non ha mai smesso un secondo di credere alla sua libertà e che, di nuovo, dona forza e pienezza al cuore del nostro coraggiosissimo Zacky.

In attesa di conoscere il verdetto finale, incrociamo fortissimo le dita e ricordiamo al mondo intero che la giustizia é ciò che di più nobile e vero, l’animo umano, possa sempre ricercare. Forza Patrick!

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