Nord Italia e siccità, un problema così mai visto in 50 anni

Nel Nord Italia i problemi dovuti alla siccità sono i più gravi degli ultimi 50 anni. Quello delle mancate piogge è diventato fonte di preoccupazione per tutto il Nord Italia. Oramai sono più di 100 che non piove in modo significativo.

A Gennaio sono mancati all’appello ben 5 miliardi di metri cubi d’acqua. Una quantità davvero impressionante. Si è arrivati ad avere un numero di incendi quadruplicati rispetto al 2021 a causa di sterpaglie e terreno arido.

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La siccità nel Nord Italia è diventata motivo di vera preoccupazione (foto pixabay)

Il Nord è in ginocchio e ci si preoccupa di come si potrà superare senza ulteriori danni al periodo estivo. Le riserve idriche invernali, infatti, sono sempre servite a far fronte al grande caldo afoso che si attende nella bella stagione.

Ma non è solo nell’alta Italia che il problema della pioggia mancante preoccupa. Anche in Sardegna, per esempio, è caduta il 72 % di pioggia in meno. L’inizio dell’anno, già dal primo mese, doveva farci capire verso cosa stavamo andando incontro.

Il cambiamento climatico continua a dare, purtroppo, prove del suo avanzamento. La siccità, il riscaldamento globale che no si ferma. Se non comincia a piovere la situazione che si preannuncia è davvero preoccupante.

La siccità nel Nord Italia rischia di mettere in ginocchio le riserve idriche

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La siccità di questo inverno ha quadruplicato gli incendi rispetto allo stesso inverno dello scorso anno (foto pixabay)

Sono ormai oltre 100 giorni che non si hanno precipitazioni significative nel Nord Italia. Una situazione che normalmente si presenta in periodi molto caldo come quelli estivi. Mai era accaduto negli ultimi 50 anni una siccità così protratta.

Il Po è quasi in secca, con al suo interno una quantità d’acqua così bassa da esser degna delle estati più afose. Addirittura il Trebbia pare non toccasse un livello minimo di tale portata dal 1972. Si stanno registrando dei record davvero molto tristi.

Gli agricoltori cominciano ad avere dei seri problemi ad irrigare i propri campi, e siamo solo all’inizio della stagione. Per questo motivo il Ministero della Transizione Ecologica sta richiedendo delle deroghe per prelievi idrici.

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Alcuni bacini idrici sono a livelli bassissimi. Gli agricoltori cominciano a preoccuparsi per le sorti dei loro raccolti (foto pixabay)

Uno dei problemi più grandi di questo inverno, oltre all’assenza di piogge, è stata anche l’assenza di neve nelle montagne. Senza quella neve che si andava via via sciogliendo rimpinguando i bacini, si rischiano problemi molto elevati per le colture di mais e riso.

Ci si augura che questa situazioni si sblocchi e cominci a piovere in maniera adeguata, anche se in ritardo con la tabella di marcia invernale. L’importante è che non arrivino nubifragi, che risultano essere disastrosi quanto la siccità.

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