Roma: elefanti e rinoceronti invadono le strade | Ecco cosa é successo

Nella giornata di mercoledì 20 ottobre, la città di Roma è stata invasa da elefanti e rinoceronti. Obiettivo? Sensibilizzare la popolazione per dire “basta” ai cacciatori di trofei.

In un normalissimo mercoledì di autunno, per le strade di Roma sono comparsi elefanti e rinoceronti. Un’iniziativa portata avanti dagli attivisti dell’organizzazione Humane Society International Italia, scesi in piazza per combattere contro l’importazione dei trofei di caccia nel nostro Paese.

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Rinoceronte (foto: Pixabay)

Non si trattava ovviamente di elefanti e rinoceronti in carne ed ossa, ma di cartonati dove le immagini di questi animali erano accompagnate dalle parole: “Tu da che parte stai?“. L’organizzazione che ha dato vita alla protesta, da anni si batte per sensibilizzare la popolazione sulla crudeltà insita nell’attività svolta dai cacciatori di trofei.

Molti animali infatti, tra cui anche specie a rischio estinzione, ogni anno vengono cacciati e uccisi brutalmente per trasformarsi in trofei di caccia. Secondo i dati riportati dagli attivisti, tra il 2014 e il 2018 l’Italia ha importato ben 322 trofei di caccia di 22 specie di mammiferi protetti da esporre come suppellettili, tappeti o decorazioni.

Una pratica crudele che costituisce una vera e propria industria spietata. Sono ormai note a tutti le immagini dei leoni Cecil, Sidhule e Mopane simboli dello Zimbabwe.

Le fotografie dei loro corpi senza vita, immortalati insieme ai cacciatori che con fierezza mostrano il loro trofeo, hanno indignato il mondo intero e sensibilizzato ancora di più l’opinione pubblica su questa attività senza senso né rispetto per la natura.

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Attivisti contro i trofei di caccia

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Gli attivisti per le strade di Roma (foto: Facebook-HSI Italia)

Gli attivisti, dunque, sono scesi in piazza per i diritti di tutti questi animali: “Ci siamo schierati al fianco dei rinoceronti, degli elefanti e di tutti quegli animali che sono minacciati e vittime della caccia al trofeo, una pratica grottesca che riguarda anche l’Italia“, hanno scritto sui propri canali social.

Ringraziando tutti i presenti, i ragazzi e le ragazze di Humane Society International Italia hanno anche invitato a firmare la petizione online per chiedere all’Italia di dire “basta” alle crudeli esportazioni e importazioni dei trofei di caccia e all’uccisione di animali protetti (per firmare: clicca su questo link).

Secondo i dati riportati nella petizione, purtroppo l’Italia è il primo importatore UE di trofei di ippopotamo e il quarto più grande importatore di trofei di leoni africani di origine selvatica. Inoltre, è il quinto importatore UE di elefanti africani ed è stato uno dei cinque paesi ad aver importato almeno un trofeo di rinoceronte nero, specie in pericolo critico di estinzione.

Gli ambientalisti hanno infatti concluso dicendo: “È arrivato il momento di mettere fine a questa crudeltà: fermiamo l’importazione di trofei in Italia!”. 

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