Eco-rassegnati: il 49% delle persone non fa nulla per il pianeta

Metà della popolazione del pianeta sceglie di non adottare misure per ridurre l’impronta ecologica. Gli economizzati non aderiscono al consumo considerato responsabile.

Mentre mancano le azioni, i detriti si esauriscono ad accumularsi. (Foto: Etienne Girardet – Unsplash)

Si parla del 49% della popolazione mondiale come eco-rassegnato . Quasi la metà delle persone che abitano la terra mostrarsi di impegno e di fatto disinteresse di fronte ad ambienti con problemi.

Cosa si cela dietro a un eco-candidato? Sono persone indivudaliste che mettono la propria considerare prima di prendere parte ad azioni ecofriendly come mancanza di tempo o di risorse o di energie. Di certo situazioni sono scomode e non tutti hanno voglia di sacrificarsi.

Perdita di fede o mancanza di impegno per il futuro del pianeta?

El País sottolinea come la più grande comunità di economisti in questo senso arriva dalla Spagna. Juan Carlos Gázquez-Abad, professore di economia e commercio all’Università Aperta della Catalogna, ha parlato anche dell’influenza culturale ed economica.

Per questi il ​​consumatore è consapevole di quanto spende per i suoi acquisti. Visita le pochissime iniziative del privato questo porta a ridurre le motivazioni all’acquisto del consumatore stesso.

Quotidianamente si osserva la mancanza di impegno nei confronti delle questioni ambientali. (Foto: Jasmin Sessler – Unsplash)

Secondo i cittadini europei, erroneamente, la responsabilità di azioni ambientali spetta all’industria. Le istituzioni non adottano misure per riuscire ad affrontare i problemi che vengono considerate ambientali.

Quattro tipologie di consumatori in base al loro impegno ambientale

Sicuramente il sondaggio “chi se ne frega? chi lo fa” sulla risposta dei consumatori all’inquinamento della plastica vengono delineati quattro tipi di consumatori. Tutto è stato effettuato con la consulenza Kantar Media, i professori UOC Neus Soler e Juan Carlos Gázquez-Abad. Eccoli:

  1. Eco-rassegnati: sono il 37% della popolazione dell’Europa dell’ovest e il 49% nel mondo intero. La sua maggiore presenza si trova in Spagna, dove non c’è comunque molta coscienza verde. I consumatori di solito si adattano alle normative in corso, ma non prendono l’iniziativa nel trovare delle soluzioni;
  2. Ecoattivi: sono il 37% della popolazione del mondo. È il consumatore che ha tutta la responsabilità nel riuscire a prendersi cura dell’ambiente. Sono sempre alla ricerca di strategie per cercare di ridurre quello che è il consumo di plastica;
  3. Ecocredenti: sono il 19% della popolazione in Europa dell’ovest e il 4% in America Latina. facciano della plastica il fatto che porta alla difesa ambientale;
  4. Ecoconsiderato: sono il 23%. Non prendere il problema legato alla plastica tra le loro principali paure, né adottano misure per diminuire questo.
Argomenti di interesse per i consumatori in diverse regioni del mondo. (Fonte: Kantar Media)

Considerazioni sul comportamento dei consumatori

Sono diverse le affermazioni sul comportamento delle persone in base alle condizioni complicate dal punto di vista socio economico. Questo porta alle seguenti condizioni:

  • I consumatori più responsabili non sono i giovani come si potrebbe pensare, ma gli adulti con più di 50 anni;
  • Nelle popolazioni con una migliore qualità della vita e economiche condizioni c’è una più importante disponibilità a proporre delle alternative;
  • Solo il 22% della popolazione di tutto il mondo riesce ad evitare di acquistare prodotti che non sono confezionati in plastica, mentre il 38% evita invece di acquistare bevande in bottiglie di sola plastica;
  • Il segmento ecoactives ed ecobelievers si trova nelle regioni industrializzate, rispondendo a questa distribuzione: 21% in Europa ovest, America Latina (12%) e Asia (7%).

Interessante è la fine dello studio con il fatto che essere più o meno protezionisti sull’ambiente dipende dalle priorità economiche delle persone e dalla cultura che viene sottolineata in ecologia.

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