Conferenza sul Futuro dell’Europa: ecco le richieste dei cittadini europei

Durante la Conferenza sul Futuro dell’Europa, i cittadini hanno avanzato richieste davvero molto importanti. Continua a leggere per scoprire di cosa si tratta.

I cittadini europei si sono riuniti a Varsavia in occasione del Panel 3 della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Dopo intense discussioni e lunghi confronti, sono state votate ben 51 raccomandazioni. Tutte relative ad argomenti riguardanti la salute, l’ambiente e il cambiamento climatico.

Conferenza
Conferenza (Pixabay)

Queste, insieme alle altre 39 prodotte a dicembre dal Citizens’ Panel 2, approderanno al Parlamento europeo di Strasburgo. Proprio in quel contesto avverranno le discussioni relative alla loro approvazione ufficiale.

Il terzo incontro del Panel, nonostante si sia tenuto in presenza, ha visto una partecipazione molto ridotta da parte dei cittadini. Nello specifico, 119 cittadini sui 200 totali si sono recati in Polonia per partecipare alla Conferenza.

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Una situazione, questa, dovuta al blocco causato dai contagi da Covid-19. Molti, purtroppo, sono dovuti necessariamente rimanere in quarantena nei loro rispettivi Paesi di residenza. Circa il 30% degli assenti invece, non ha potuto partecipare poiché rientrante nella categoria dei non vaccinati.

Possedere il green-pass era una delle prerogative obbligatorie richieste per poter partecipare alla Conferenza e avere libero accesso ai luoghi destinati al dibattito. Tuttavia, chi non ha potuto essere presente all’evento fisicamente, ha potuto ugualmente partecipare grazie alla modalità online messa a disposizione.

Le richieste avanzate dai cittadini durante la Conferenza

Richieste
Richieste cittadini europei (Pixabay)

I cittadini europei chiamati ad intervenire alla Conferenza sul Futuro dell’Europa, hanno avanzato una moltitudine di richieste, tutte estremamente valide ed importanti. Alcune di queste sono state approvate ampiamente mentre altre, purtroppo, sono state rifiutate.

In primo luogo, i cittadini hanno chiesto maggiori sovvenzioni per quanto riguarda l’agricoltura biologica. Hanno sollecitato espressamente la riduzione dei pesticidi e dei fertilizzanti chimici. Inoltre, hanno sottolineato l’urgenza di dover limitare l’uso degli antibiotici per impiegarli solo, ed esclusivamente quando strettamente necessari.

Un altro argomento toccato è stato quello dell’eliminazione degli allevamenti intensivi. Tema ampiamente rilevante che ha posto l’attenzione anche sulle condizioni di vita irrispettose per gli animali.

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Le richieste non sono finite di certo qui. I cittadini europei hanno proseguito chiedendo l’adozione di un sistema di agricoltura verticale con il fine di consumare una minore porzione di suolo.

E proprio riguardo la tematica dei sistemi alimentari, la raccomandazione più incisiva è stata quella dello scoraggiamento riguardo il consumo degli alimenti trasformati. Chiedendo anche una tassazione per tutti quei prodotti considerati malsani.

Inoltre è stata proposta l’ideazione di un’etichetta, il più possibile chiara, e uguale per tutti gli Stati appartenenti all’Unione Europea. Questa dovrebbe essere approvata dalla Commissione parlamentare entro la fine del 2022.

Le raccomandazioni non finiscono qui…

I cittadini europei non si sono limitati ad argomentazioni banali e scontate bensì, hanno continuato con proposte sempre più innegabili ed essenziali. Hanno richiesto anche che vengano organizzati corsi di primo soccorso all’interno delle scuole.

Dopodiché, hanno continuato arrivando a toccare gli scottanti temi ambientali. Qui è dove, purtroppo, si sono viste le prima bocciature sulle proposte avanzate. Ad esempio, non c’è stato niente da fare riguardo la limitazione dei voli a corto raggio e sulle navi da crociera.

Sono però state accettate le esortazioni riguardanti gli investimenti per la costruzione di piste ciclabili e per lo sviluppo dei centri urbani.

Ma, i cittadini vogliono di più. Chiedono orti nelle scuole, giardini metropolitani ed etichette che risaltino gli aspetti ecologici della produzione. E ancora, vogliono il divieto di pubblicità per tutti quegli articoli che non rispettano gli standard di sostenibilità.

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Molte le tematiche toccate ma, c’è ancora tanto da fare

Durante la Conferenza, si sono viste percentuali molto alte di consenso per quanto riguarda le proposte sul vuoto-a-rendere per i barattoli, i flaconi e le bottiglie. Ma anche per la proposta di sostituire definitivamente tutti gli imballaggi di plastica con quelli biodegradabili.

L’unico argomento poco, o quasi per nulla affrontato, è stato quello sulla questione energetica. I cittadini si sono limitati molto nell’esporre le problematiche riguardanti questa specifica tematica. Poiché, hanno dichiarato di non avere le competenze adeguate per parlarne in modo efficace. Hanno lasciato così spazio a chi potrà sicuramente gestire meglio questo tipo di situazione nelle prossime conferenze.

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