Qui le case sono fatte di… caffè! | Di quale luogo parliamo?

Se la strega di Hansel e Gretel ci aveva visto lungo, vivendo in una casa fatta di dolcetti per attirare i bimbi sprovveduti, in Colombia hanno pensato di realizzare delle case con il caffè. No, non si mangia purtroppo. Ma è un’ottima soluzione green per l’edilizia. 

Negli ultimi anni, a causa dei preoccupanti cambiamenti climatici, sono sempre più le aziende legate al mondo dell’edilizia che introducono nuovi materiali di costruzione ricavati da scarti alimentari.

Chicchi di caffé (Foto Pixabay)

Ed ecco che, dopo i funghi isolanti ideali per le pareti, e il bambù, considerato l’acciaio vegetale, ora sono i chicchi di caffè i veri protagonisti nel panorama dei materiali ecologici per edificare.

Ma dove sta avvenendo questa rivoluzione? Quali problemi potrebbe migliorare la presenza del caffè nelle nostre case?

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Una Colombia di caffè: le nuove città ecosostenibili

Per antonomasia, siamo abituati ad immaginare la Colombia come leader delle piantagioni di quest’elemento così prezioso. La realtà si avvicina molto alle nostre aspettative: la Colombia è infatti il terzo paese al mondo per esportazione di questa materia prima.

Case in Colombia (Foto Pixabay)

Ne deriva il fatto che, alcuni elementi del caffè, come ad esempio le bucce, siano difficilmente biodegradabili. Grazie alle sue incredibili caratteristiche di robustezza, si è deciso di usare il chicco come elemento di costruzione d’avanguardia.

L’azienda Woodpecker ha recentemente brevettato un nuovo materiale, il WPC, costituito da bucce di caffè e plastica riciclata. A cosa è stato destinato questo materiale?

Emergenze abitative arginate: il super potere del chicco di caffè

All’atto pratico, l’avvento del WPC ha permesso la costruzione di rifugi sicuri ed economici in occasione dell’uragano Iota che l’autunno scorso ha colpito l’isola di Providencia.

Ad oggi, le case di caffè sono circa 2.600 sul territorio colombiano ed in futuro, si pensa di utilizzarlo anche nelle aree del paese dove non è possibile costruire con i materiali tradizionali.

Scuole, edifici e ricoveri saranno costituiti di un materiale altamente ignifugo, leggero e che non necessità di particolari competenze per essere assemblato.

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Altre aziende stanno usando un altro componente del chicco del caffè, il silverskin, che sarebbe una sottile pellicola di 10 mm che isola il nocciolo dal nucleo esterno del chicco per creare dei pannelli fonoassorbenti.

Tutte queste soluzioni, insieme, sono alla base dell’economia circolare. Quest’ultima è il vero segreto del successo economico e soprattutto della salvaguardia dell’ecosistema circostante.

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