La bibita blu con alga spirulina che riduce le emissioni

La geniale bevanda che rispetta l’ambiente: è infatti in grado di “catturare” più anidride carbonica di quella che produce. Il colore blu è dato dall’utilizzo dell’alga spirulina.

Vi siete mai chiesti qual è l’impronta ecologica di una bibita gassata? Queste bevande fanno uso della CO2 rifornendosi dall’industria chimica, la quale produce anidride utilizzando i combustibili fossili. Ecco che, quindi, quando beviamo una bevanda frizzante sappiamo che non stiamo aiutando il pianeta.

bibite alga spirulina
Bibita a base di alga spirulina (foto: Instagram @drink_ful)

Sono sempre di più le aziende che cercano di essere sostenibili, sia nell’utilizzo delle materie prime sia nei processi produttivi. Un bell’esempio per quanto riguarda il settore delle bibite gassate è “Ful“, una speciale bevanda a base di alga spirulina che aiuta la Terra.

Si tratta di una bibita di colore blu: questo è dato proprio dalla presenza della spirulina, che è appunto blu-verdastra. Già da tempo, questa tipologia di alga è considerata molto amica dell’ambiente. Sono molti i prodotti a base di alga spirulina, infatti, che cercano di aiutare il pianeta.

Ma perché questa bevanda è sostenibile? Anzitutto, questa bibita blu green è stata ideata da un gruppo di ricercatori in ambito food e da alcuni attivisti per il clima. Insieme, hanno pensato a un processo ecologico per poter estrarre i nutrienti dall’alga spirulina.

Bibita amica del pianeta

alga spirulina
Alga spirulina (foto: Instagram @drink_ful)

Ful” è stata realizzata da un’azienda dei Paesi Bassi e si presenta come appartenente a una nuova categoria di cibo: “climate positive“. La spirulina, infatti, è in grado di “mangiare” la CO2 e di convertirla in ossigeno e azoto – fondamentali per garantire la vita sulla Terra.

La produzione di questa bevanda è altresì sostenibile: “Ful” riesce ad assorbire più anidride carbonica di quella che viene prodotta per realizzarla. L‘industria del cibo produce infatti numerose quantità di CO2, ma la produzione di spirulina punta a utilizzare l’anidride per far crescere l’alga anziché lasciare che si disperda nell”ambiente.

Inoltre, questa bevanda non ha bisogno di sfruttare terreni né utilizza fertilizzanti, pesticidi o quantità enormi di acqua fresca. Dunque, la sua produzione evita che vi siano danni provocati dalla deforestazione, la perdita di biodiversità, la desertificazione, l’inquinamento e l’uso di acqua fresca.

L’idea di questa azienda olandese, dunque, va sicuramente a sostegno del pianeta e aiuta a combattere le emissioni. Assorbendo più CO2 di quella che produce, “Ful” è un bellissimo esempio che può essere utile anche per altre aziende del settore e non solo. Perché tutte possono aiutare a salvaguardare il pianeta, anche grazie alle moderne tecnologie che si hanno a disposizione.

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