Carl Icahn attacca McDonald’s: “trattamento più etico per gli animali”

Carl Icahn, investitore miliardario della McDonald’s attacca l’azienda. “Trattamento più etico per gli animali”. Ma cosa sta succedendo?

Uno degli investitori della McDonald’s, Carl Ichan, ha attaccato l’intera azienda americana chiedendo un trattamento più rispettoso per tutti gli animali. Tuttavia, i vertici maggiori del noto fast-food vogliono respingere la richiesta poiché la ritengono impossibile da soddisfare e addirittura irragionevole.

McDonald's
McDonald’s (Pixabay)

L’investitore miliardario si è focalizzato soprattutto sulla questione delle scrofe gravide. Il modo in cui queste vengono tenute all’interno degli allevamenti intensivi è davvero assurdo, irrispettoso nei confronti della vita e soprattutto immorale.

Un’azienda di tale livello, come lo è ad oggi la McDonald’s, è ampiamente responsabile di quanto accade. Da sola acquista e consuma una quantità di carne smisurata e, se attuasse delle alternative nel metodo di allevamento di questi animali, potrebbe fare davvero una grande differenza.

Gli animalisti da sempre attaccano e prendono di mira la catena di fastfood americana per svariati motivi ad oggi ampiamente noti. Tuttavia, nonostante la disponibilità economica e la notorietà acquisita ormai in tutto il mondo, la McDonald’s sembra avere davvero grande difficoltà ad accettare questa tipologia di critiche.

Le promesse del McDonald’s

McCaffè (Pixabay)

Nel 2012 la nota azienda alimentare aveva fatto già grandi promesse dichiarando che avrebbe iniziato a rifornirsi di carne selezionando minuziosamente gli allevatori.

Infatti, avrebbe dovuto smettere di acquistare da quelli che costringevano i maiali a vivere all’interno di gabbie di gestazione piccolissime. Un avvenimento increscioso soprattutto quando le scrofe si trovano nel periodo della gravidanza.

Tuttavia, fu una promessa vana e neanche in minima parte mantenuta. A dimostrarlo fu un’organizzazione statunitense che lotta proprio per i diritti degli animali: la Humane Society of the United States.

Un viaggio indietro nel tempo

McDonald's
Scrofe (kodami)

A Novembre del 2021, l’organizzazione americana per i diritti degli animali presentò un’istanza alla McDonald’s. Chiedevano di riaprire nuovamente la questione trattata nel 2012 poiché, non stavano facendo davvero nulla per eliminare le orribili pratiche riservate ai maiali.

È proprio in questo contesto che si è fatto avanti anche l’attivista 86enne, e investitore miliardario. Influenzato dalla figlia vegetariana e amante degli animali ha deciso di acquistare una piccola quota della McDonald’s, di appena 200 azioni, per un valore di circa 52 mila dollari.

Dopodiché, ha inserito all’interno del consigli di amministrazione del fast food due figure esperte, ed attente alle problematiche degli animali, che potessero in qualche modo migliorare la situazione e la condizione dei maiali.

Ci sarà una svolta?

Burger McDonald’s (Pixabay)

Nonostante Carl Ichan sia solo un piccolo investitore della nota catena di fast-food, la McDonald’s sembra aver preso notevolmente in considerazione le sue richieste.

Seppur inizialmente le hanno etichettate come irragionevole, ora sembra che qualcosa si stia smuovendo. La multinazionale ha dichiarato che è disposta ad impegnarsi nuovamente, e che tornerà ad acquistare soltanto da allevatori eticamente considerati in regola.

Puntano, entro il 2024, a rifornirsi al 100% da allevatori che non utilizzano le gabbie gestazionali. Si tratta sicuramente di un piccolo passo tuttavia, per la nota azienda, rappresenta comunque una svolta.

Ma ora, la domanda che tutti noi ci poniamo è: ci saranno davvero questi cambiamenti?

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