Trovati squali velenosi e altri strani animali marini nel Tamigi | L’incredibile scoperta

Il Tamigi di Londra era considerato “biologicamente morto” ma negli ultimi giorni sono stati avvistati strani animali marini: una scoperta che ha sconvolto tutti.

Circa 60 anni fa, il Tamigi di Londra venne dichiarato “biologicamente morto“. L’inquinamento aveva infatti provocato l’estinzione di ogni forma di vita animale in buona parte del fiume che attraversa la capitale inglese.

Londra, Tamigi
Londra, Tamigi (foto: Pixabay)

Una triste e immensa perdita per l’ambiente che, come spesso accade, è provocata dalle attività umane. Tuttavia, negli ultimi tempi parrebbero esserci nuovi sviluppi per il fiume inglese: lo riporta la Società Zoologica di Londra.

A quanto pare, i livelli di inquinamento nel Tamigi si sarebbero ridotti negli ultimi anni e ci sarebbe un ripopolamento quasi “miracoloso” del fiume. Grazie alla presenza di un grande estuario e alle maree che lo risalgono per un lungo tratto, sarebbero infatti arrivate alcune specie che hanno colonizzato le sue acque.

Secondo quanto riportato dalla Società Zoologica, gli sforzi fatti nelle recenti decadi per ripulire il fiume hanno portato a ridurre i livelli di sostanze chimiche (come il fosforo) e a conservare le paludi salate per uccelli e pesci. In questo modo, il Tamigi è diventato la casa di un’ampia varietà di specie.

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Foche, squali, leoni marini

squalo
Squalo (foto: Pixabay)

Nel Tamigi, dunque, ci sarebbero nuove specie anche inaspettate. Anzitutto, negli ultimi anni il cambiamento climatico ha cambiato alcune caratteristiche del fiume: in particolare la temperatura dell’acqua che risulta più alta.

La Società Zoologica londinese ha dapprima comunicato la presenza di tre specie di squali nel fiume: canesca (Galeorhinus galeus), palombo stellato (Mustelus asterias) e spinarolo (Squalus acanthias). La canesca, in particolare, è una specie a rischio di estinzione commerciale.

Inoltre, la nuova biodiversità del Tamigi comprende cavallucci marini, foche, leoni marini, delfini, balene e ben 2.732 avvistamenti (in 10 anni) di animali che si ritenevano scomparsi da sempre dalle acque del grande fiume inglese.

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Purtroppo, nonostante il Tamigi sia stato liberato di molte sostanze tossiche, resta uno dei fiumi con il più alto livello di rifiuti plastici e quindi con la maggiore concentrazione di microplastiche al mondo. Inoltre, i livelli di nitrati nel fiume restano alti a causa degli scarichi industriali e fognari.

La rinnovata biodiversità del Tamigi è quindi una buona notizia, ma sono ancora tanti gli sforzi da fare per raggiungere un buon livello di pulizia e sanità del fiume. Così come il fiume inglese, anche altri corsi d’acqua sono all’attenzione delle autorità: ad esempio, per gli Stati Uniti, l’Hudson River di New York oppure l’Anacostia River di Washington.

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