Avresti mai pensato che l’abbigliamento racchiudesse qualcosa di oscuro? Ti raccontiamo cosa accade prima che i tuoi vestiti arrivino nel tuo armadio.
Siamo incantate da modelli e tendenze della moda, ma anche questi capi che astriamo così tanto presentano lato oscuro, troppo spesso messo da parte.
![vestiti](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2022/06/vestiti-inquiano-ecocultura.it_.jpg)
Dopo la pubblicazione del video delle dichiarazioni rilasciate da Elisabetta Franchi, sono esplosi tantissimi casi simili nel settore della moda. A partire da quello fast-fashion ovvero della moda veloce dove tantissimi capi sono immessi sul mercato. Ma chi ne paga le conseguenze?
Bisogna fare delle precisazioni su questi problemi e conoscere quello che non vediamo ovvero il lato oscuro della moda. Attratte dalle sfilate, dalle vetrine, dai capi alla moda proposi sui social dalle influencer, spesso non pensiamo a cosa ci sia dietro.
La moda nasconde un lato oscuro: siete certi di conoscere quello che accade realmente?
Il mondo della moda, e soprattutto del fast fashion, va incontro a disagi sempre maggiori. Ve li raccontiamo, considerando che il caso di Elisabetta Franchi, che predilige l’assunzione di donne sopra i 40 che “hanno già fatto figli, si sono già sposate e lavorano tutto il giorno”, è solo la punta dell’iceberg.
![vestiti](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2022/06/vestiti-inquiano-ecocultura.it-2.jpg)
Sicuramente il caso di Elisabetta Franchi ha gettato luce sul comportamento considerato antisindacale dal tribale di Bologna, e che riguarda diversi casi nel settore della moda. Quello più bersagliato e oscuro è il mondo del fast fashion che, per la velocità alla quale è sottoposto, non rispetta quasi nulla delle regole del lavoro. Soprattutto basti pensare che buona parte della produzione avviene in Cina e in India dove le regole sono totalmente diverse dall’Italia.
I capi vengono prodotti in fabbriche fatiscenti, senza il rispetto di orari di lavoro, di nome igieniche e dove sono soprattutto le donne, vessate dai datori di lavori, a subire turni massacranti. Tutto questo a discapito di tantissimi diritti dei lavoratori e delle donne, tra i quali la maternità.
Inchieste, denunce, come riporta ilc ito Green.me, hanno fatto luce su queste difficoltà che coinvolgono i brand più famosi come Shein, ma non hanno posto alcun rimedio. Tutto questo sempre più a discapito dell’evoluzione del genere umano. Si pensi che in Italia nel 2022 la maternità è calata tantissimo e sempre più donne sono costrette a lasciare il lavoro o a lavorare part time. Mancano tutele, mancano servizi e insomma la maternità diventa davvero un lusso per poche!