Una scelta crudele: vivere o morire dipende dal tuo sesso

Un argomento che sempre più fa scalpore è sicuramente lo stato in cui vengono tenuti gli animali negli allevamenti intensivi. Ogni giorno, tante associazioni animaliste si battono per i diritti di questi esseri viventi.

Grazie alle indagini degli attivisti, vengono a galla notizie dolorose e di ogni genere, a volte provenienti anche da aziende insospettabili. La Francia muove alcuni passi per tutelare i diritti degli animali e puntare ad un allevamento più etico, a partire dai pulcini.

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Pulcini (Foto di Philipp Kleindienst da Pixabay)

Non è più un segreto lo stato di degradazione in cui mucche, vitellini, galline e tanti altri animali sono costretti a vivere. Molte delle strutture, in cui le aziende praticano l’allevamento in modo intensivo, sono fatiscenti. Le condizioni igienico-sanitarie, il più delle volte, sono inesistenti.

Si parla di esseri senzienti, che proprio come gli umani provano sentimenti, dolore ed emozioni. Costretti a subire i trattamenti abominevoli che quei luoghi della morte gli riservano.

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La tragica sorte dei pulcini maschi

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Pulcini maschi vengono uccisi perché non utili all’industria (Foto di Myriams-Fotos da Pixabay)

Una delle sorti più tragiche e atroci è riservata ai pulcini. Non tutti sanno infatti che ogni anno solo in Italia, circa 25 milioni di pulcini maschi sono destinati a subire enormi sofferenze. Si tratta in realtà di una strage a tutti gli effetti. In tutta Europa, si contano almeno 300 milioni di piccole creature indifese che vengono brutalmente uccise. Questo perché vengono considerati, dalla grande industria delle uova, solo degli scarti.

Appena nati infatti, i pulcini vengono suddivisi in base al sesso. Le femmine vengono scelte perché destinate a produrre le uova, spesso rinchiuse in gabbie non adatte e in situazioni di tremendo disagio. I maschi invece, inutili alle finalità della produzione, sono destinati a morire.

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Le tecniche utilizzate per abbatterli sono abominevoli ed estremamente crudeli. Alle volte vengono soffocati vivi lentamente oppure vengono eliminati attraverso la macinazione. In sostanza, il destino dei pulcini è inequivocabile, nascono per morire.

Francia: una norma per adottare misure anti crudeltà

La tecnologia potrebbe aiutare a ridurre le atrocità sui pulcini (Foto di Comfreak da Pixabay)

Per intervenire su questa orribile mattanza che i pulcini maschi sono costretti a subire, alcune nazioni hanno introdotto azioni normative.

La Germania per prima e poi a seguire anche la Francia sono le prime due nazioni al mondo a prendere provvedimenti a riguardo. Dal 2022 per gli allevamenti francesi arriverà un divieto ufficiale da governo e non potranno più essere utilizzate le tecniche di tortura messe in atto fino ad oggi per uccidere i pulcini di sesso maschile.

Gli allevatori che operano nel territorio francese dovranno infatti dotarsi di alcuni macchinari specifici. Si tratta delle tecnologie chiamate in-ovo sexing, strumenti innovativi che permettono di individuare il sesso dell’embrione quando questo è ancora nell’uovo evitando così che i pulcini maschi vengano messi al mondo per essere poi uccisi nelle prime ore di vita.

In Italia, anche grazie ai continui interventi di associazioni come Animal Equality e alle diverse proposte a cui cercano di dare voce oggi giorno, si è riusciti a raggiungere una delle più grandi catene di supermercati in Italia. La Coop, ha aderito alla campagna a favore della tecnologia in-ovo-sexing inserendo nella filiera le prime uova “cruelty free”. È inoltre possibile firmare la petizione attraverso la quale si chiede al governo di introdurre in Italia le nuove tecnologie, le stesse già approvate anche dalla Francia.

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E’ senz’altro indispensabile intervenire in modo da fermare l’inutile e atroce abbattimento di milioni di pulcini ogni anno e dirigendosi verso un concetto di allevamento e di industria agroalimentare sempre più etica e senza sofferenza.

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