Save Ralph, crudeltà sugli animali | Il video che fa terrore

Si intitola Save Ralph ed è un video che ha reso virale la crudeltà dei test cosmetici condotti sugli animali. 

Il cortometraggio animato Save Ralph è stato pubblicato grazie al contributo di Registi di Hollywood e star del cinema che hanno unito le forze a supporto della campagna di Humane Society International (HSI). L’obiettivo è di divulgare e denunciare quanta crudeltà conduce la sperimentazione animale ed è stato pienamente raggiunto. Il video ha raggiunto moltissimi utenti, è diventato virale ed è già stato tradotto in cinque lingue.

Ralph è un coniglio “impiegato”. Il protagonista del cortometraggio lavora infatti come “cavia” per il settore cosmetico. La sua vita quotidiana diventa un video-documentario in stop-motion che accompagna lo spettatore a conoscere la sua routine giornaliera e lavorativa. 

Nonostante Ralph viva una vita straziante, segnata da dolorose cicatrici fisiche il suo spirito è forte, ed il suo atteggiamento ottimista è devoto al suo “lavoro”. 

Nonostante le torture a cui è esposto ed una vita tremendamente dolorosa, Ralph guarda ad un futuro che conosce come una storia già vista.

Perché la storia di questo coniglietto è diventata virale?

Rendere virale una compagna dai contenuti così difficili non è semplice. Come ha fatto la Human Society International una tariffa in modo che un argomento che tende a ferire la sensibilità arrivi a così tanta diffusione? Come è riuscita la campagna Save Ralph a diventare virale?

Andy Gent, uno dei creatori, ha spiegato che il tipo di tecnica scelto per l’animazione si è rivelato uno strumento adatto per raccontare i contenuti strazianti narrati dal coniglio Ralph. L’utilizzo dello stop – motion ha permesso la costruzione di questo racconto senza costringere il regista a mostrare tutta la realtà. Il team di produzione ha dichiarato di aver dedicato molto tempo ad ogni dettaglio. 

Questa attenzione al dettaglio conduce il lettore a entrare inevitabilmente in empatia con Ralph e nel corso della storia lo porta a immedesimarsi con la forza di dedizione del protagonista per portare termine le sperimentazioni

Save Ralph non è la prima campagna che denuncia la crudeltà nella sperimentazione, ma è probabilmente una delle poche che ha avuto così tanto successo e diffusione.

Il tema delle torture sugli animali a causa dei laboratori di ricerca sono denunciati da anni dalle associazioni animaliste che si infiltrano da anni nei laboratori. Queste immagini che riprendono la realtà di quanto accade sono estremamente forti, talmente forti che la maggior parte delle persone semplicemente non vuole vederle.

Con questa campagna quindi l’HSI ha raggiunto il grande obiettivo di sensibilizzare, denunciare, chiedere che queste pratiche bandite dall’industria cosmetica, ed allo stesso tempo è arrivata a raggiungere il cuore delle persone.

Anche tu puoi aiutare a fermare queste pratiche!

Cosa si può fare? Anche se l’utilizzo degli animali come cavie è vietato in 40 stati, questa pratica è ancora legale nell’80% dei paesi! Certamente questo aspetto non è “pubblicizzato” dai marchi di cosmetica. L’argomento non è sufficientemente trattato ed è probabile che molte persone non siano affatto consapevoli della sofferenza nascosta dietro i prodotti che acquistano.

La prima cosa che si può fare quindi è questa. Puoi da subito smettere di acquistare i prodotti delle aziende che fanno i test sugli animali. Come puoi sapere quali sono? È semplice, i marchi che non sperimentano mettono i timbri “cruelty free” sulle loro confezioni. Esistono inoltre elenchi che ci consentono di controllare online quali sono i marchi che fanno o non fanno sperimentazione sugli animali. 

Puoi fare delle ricerche mirate in base alla tua nazione, in ogni caso noi ti mostriamo qui degli elenchi in cui compaiono molti marchi noti:

Marche che testano, clicca qui

Marche che non testano, clicca qui

Inoltre, ora che lo sai, puoi aiutare a impedire che ciò accada. Puoi firmare la petizione lanciata da HSI. Se anche tu credi che gli animali non debbano soffrire e morire per testare i cosmetici oi loro ingredienti, clicca qui e firma.

Impostazioni privacy