La storia del polpo che viveva in un bicchiere di plastica

Il nostro pianeta è ricoperto di spazzatura. Dalla terra fino ai fondali marini. Ci si dovrebbe vergognare di quello che abbiamo causato ad un ecosistema perfetto e ci si chiede se non siamo noi, i veri virus che invadono il pianeta.

Non riusciamo più a porre rimedio alla cosa, o almeno così sembrerebbe. Si parla tanto di decisioni da prendere per contrastare la gravità in cui versa il nostro pianeta, ma alla fine tutto si limita a parole che si perdono nell’aria. Di pratico si fa ben poco.

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Il polpo del cocco è un particolare tipo di polpo che si porta appresso ciò che utilizza come rifugio (fonte pixabay)

Ed ecco che pesci incastrati nella plastica delle lattine, uccelli acquatici incastrati in buste per la spesa gettate nell’ambiente sono scene che si vedono sempre più di continuo, diventando quasi delle abominevoli normalità.

La scorsa estate, nelle Filippine, è stata trovata una balena che al suo interno conteneva ben 40 chilogrammi di plastica. Un impressionante documentario ha mostrato come gli uccelli diano da mangiare ai loro pulcini rifiuti, fino a provocarne la morte.

Tutti noi siamo direttamente colpevoli di questa catastrofe ambientale. La sesta estinzione di massa l’hanno chiamata. Sarebbe anche una cosa naturale se non fosse che a causarla, questa volta, è stata la nostra scelleratezza.

Il polpo del cocco affezionato al suo bicchiere di plastica

La storia che vogliamo raccontarvi non è recente ma ci aiuta a capire quali siano le condizioni in cui versa l’ambiente. Siamo anche consapevoli che la situazione rispetto a due anni fa è notevolmente peggiorata.

Questa storia ci arriva dall’Indonesia e racconta di un polpo che, abituato a portare appresso quello che utilizza come rifugio, viaggiava con un bicchiere di plastica e lo utilizzava come abitazione.

Una scena tristissima solo ad immaginarla. Proviamo solo a pensare a cosa possa esser sembrata agli occhi di Pall Sigurdsson, il subacqueo che ha trovato il polpo su fondale nascosto in un pezzo di plastica trasparente.

Con il suo staff ha passato il tempo con il piccolo animale cercando di fargli abbandonare il bicchiere in favore di un oggetto che fosse più adatto al posto in cui si trovava. Fortunatamente alla fine ci è riuscito.

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