Se le piante muoiono sempre significa che c’è qualcosa che non va nello stile di vita umano. Ragioni e spiegazioni di un fenomeno preoccupante: allarme natura.
Quando le piante muoiono non si sta assistendo ad uno spettacolo di natura morta, ma ad una delle piaghe più deludenti rispetto l’evoluzione umana. La siccità è il male del momento, non si parla d’altro. Anche qui c’entra l’uomo, ma il reale motivo che pone la disintegrazione degli esseri vegetali del pianeta Terra, è un altro.
Le piante muoiono e in questo non c’è nulla di bello da vedere. Se in parte l’essere umano distrugge, c’è chi dall’altra si sta impegnando a fondo per rimediare a danni di questa entità. E’ bene che tutti conoscano le reali ragioni che comportano queste devastanti conseguenze climatiche.
Restare aggiornati sul lavoro degli studiosi è fondamentale in un momento del genere. Le alterazioni climatiche sono una delle conseguenze della società di oggi, ecco perché.
Le piante muoiono sempre: la colpa è nostra!
Le piante non seguono più i loro cicli naturali, poiché condizionati dal comportamento umano. Non stiamo parlando soltanto di fiori cresciuti in una serra, ma di qualcosa che va oltre questa pazzia umana. Quando l’uomo si renderà conto che nessuna risorsa è illimitata sul pianeta terra, e che basta cambiare prospettiva di vita per aiutare Madre Natura, forse l’umanità potrà avere un futuro.
Se muoiono una ragione c’è, ed è illustrata da questa foto. Molti affermeranno che si tratta di uno spettacolo mozzafiato, le luci artificiali che colorano con nuove sfumature cielo e acqua, ma niente è così speciale da come sembra.
Come già riportato su, le piante non seguono più i propri cicli naturali. Oltre perché fatte crescere nelle serre, l’altro motivo è dato dalla confusione generata dalle luci in questione. Tutto in natura viene devastato dall’illuminazione artificiale, sia il verde che gli stessi esseri umani che portano avanti questo stile di vita consumistico.
Utilizzare troppo la rete elettrica porta a consumi e ad aumenti di bolletta, oltre che a devastare tutto ciò che fa parte del mondo. Yuyu Zhou è uno degli autori degli studi fatti su PNAS Nexus, cioè la rivista scientifica della NAS, l’Accademia Nazionale di Scienze, tradotta in italiano, che si occupa di questi studi.
Si conferma che gli eventi “fenologici”, cioè quelli che concernono il naturale sviluppo climatico e delle stagioni, è condizionato dall’inquinamento luminoso. Primavere anticipate, estati con grandine, e inverni poco freddi, sono le dirette conseguenze di questo alteramento del fenomeno naturale.
Il colpevole assume un nome scientifico: l’acronimo ALAN sta per artificial light at night, cioè le luci della città! Purtroppo non stiamo citando il nome di una canzone dell’artista Coez, ma un guaio mondiale!
Forse, è arrivato il momento di iniziare ad utilizzare più risorse rinnovabili ed ecosostenibili, se si vuole risparmiare in bolletta, ma soprattutto far sopravvivere il Mondo.