Vedere la lettera P sul vetro in auto? | Ecco il motivo lo sapevi?

La P sull’auto di chi ha il foglio rosa. Generazioni di giovani quasi patentati hanno storto il naso di fronte a lei. Eppure non è difficile capire quale è la motivazione che ha spinto alla scelta di questa lettera.

La patente segna l’inizio di una nuova vita per ogni giovane che riesce finalmente a prenderla. L’autonomia. La possibilità di muoversi senza l’ausilio dei genitori, o di un amico, o di chicchessia.

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Guidare rappresenta uno degli obiettivi più grandi da raggiungere per chi ha 18 anni (foto pixabay)

Per un diciottenne ottenere la patente è una festa. Il raggiungimento di un obiettivo che si sogna da quando si è adolescenti, verso i 14 anni. Quando arriva la prima spinta che cerca di farci diventare autonomi, finalmente elementi staccati dal resto della famiglia.

E così ci iscrive pieni di speranze alla scuola guida e si comincia a studiare. La cosa più importante però è che si ha finalmente in mano il foglio rosa. Il foglio rosa è quella terra di mezzo che ci prepara a guidare finalmente soli.

Certo inizialmente solo con quello è necessario avere sempre un adulto accanto che abbia la patente da almeno 10 anni, ma è comunque uno dei passi più importanti da fare. Imparare finalmente a guidare la macchina.

La grande P e perché è obbligatorio apporla all’auto

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Apporre la p di principiante all’auto che si guida serve per aiutare gli altri automobilisti a prestare più attenzione del solito (foto pixabay)

Un po’ tutti i ragazzi storcono però il naso per un obbligo che collega il foglio rosa alla possibilità di guidare la macchina. L’apposizione sulla parte anteriore e posteriore dell’auto di una P maiuscola nera su sfondo bianco.

Oltre al bruttissimo effetto estetico che ha sulla macchina, diciamocelo, a molti non piace perché la P in sostanza sta a segnalare il fatto che chi sta guidando è un principiante, in fase di pratica.

Guai però non fosse apposta. Da un guidatore esperto ci si aspetta la capacità di svolgere alcune manovre con facilità, ci si aspetta una prontezza di riflessi e una velocità di problem solving che un ragazzo che sta imparando non ha.

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Forse guidare di nascosto in campi sterrati può dare l’illusione di essere degli esperti piloti, ma non è così (foto pixabay)

E anche se in tanti non lo ammettono, perché magari hanno guidato già la macchina qualche volta di nascosto in un campo isolato e si sentono esperti Ayrton Senna, guidare in mezzo al traffico è un’altra cosa.

È bene invece che gli altri automobilisti sappiano che alla guida c’è una persona che sta facendo pratica, in modo da poter prestare ancora più attenzione di quella che si presta normalmente.

La P dev’essere obbligatoriamente spostata su ogni auto il possessore di foglio rosa decida di fare pratica. Che sia di un genitore, di un amico o di un parente non fa differenza. Lo stato di “pericolosità” va segnalato sempre.

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