In Italia un’app che combatte lo spreco alimentare: ecco come funziona

Un’idea innovativa che permette di non buttare il cibo che abbiamo in scadenza. Ma anche di farne un uso migliore, come donarlo alle associazioni di volontariato.

Lo spreco alimentare è una piaga che non accenna a diminuire, nemmeno in Italia. Lo scorso 5 febbraio si è celebrata la IX Giornata nazionale di prevenzione dedicata a questa tematica, ma i dati comunicati in quell’occasione non sono per nulla buoni.

spreco alimentare
Spreco alimentare (foto Pixabay)

Secondo l’ultimo report “Il caso Italia“, stilato da Waste Watcher International per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dell’Università di Bologna su monitoraggio Ipsos, tra gli italiani è infatti tornato a crescere lo spreco alimentare.

Una tendenza che si era invertita nei due anni di pandemia, ma che ora vede un ritorno negativo a valori altissimi: 7 miliardi di euro buttati nei rifiuti, che corrispondono a 1.866.000 tonnellate di cibo (+15% in più rispetto al 2021).

Infatti, ogni settimana gli italiani continuano a sprecare 595,3 grammi di cibo che equivalgono a 30,956 kg annui. Tra gli alimenti più gettati tra i rifiuti ci sono frutta fresca, insalata, pane fresco, verdure, cipolle, aglio e tuberi. Spesso il cibo viene buttato perché ci si era dimenticati di averlo acquistato, oppure perché si compra più cibo del dovuto.

Ecco perché è fondamentale sensibilizzare sempre di più su questo tema, attraverso soluzioni che permettano di non sprecare il cibo e anzi di dargli una seconda possibilità prima di farlo finire tra i rifiuti.

App contro lo spreco alimentare

spreco alimentare scimmia
Scimmia mangia cibo gettato a terra (foto Radoslaw Prekurat-Unsplash)

Dal momento che una delle principali motivazioni per cui buttiamo il cibo è che ce ne dimentichiamo, allora forse basterebbe ricordarsi di averlo e anche quando è la sua data di scadenza. Ecco perché è nata l’app TT-No Waste, idea della azienda di imballaggi sostenibili T-Trad.

Questa innovativa applicazione per smartphone, infatti, permette di creare una sostenibilità circolare e quindi di non gettare il cibo nell’immondizia. Oltre al cibo, l’app permette anche di registrare i farmaci.

Obiettivo finale è donarli, quando si avvicina la data di scadenza, se non si è in grado di consumarli. Destinatari possono essere le associazioni di volontariato che, in questo modo, possono garantire dei pasti alle persone che ne hanno maggiore necessità. Stesso discorso vale per i medicinali, che spesso restano per anni nei nostri armadietti anche dopo la data di scadenza e quindi diventano inutili.

Inserendo manualmente nell’app i prodotti che abbiamo in casa, ne indichiamo anche la data di scadenza. Così, il sistema riesce a controllare tutto ciò che abbiamo registrato e ci avvisa nel momento in cui si avvicina la scadenza del prodotto. Possiamo quindi decidere di donarlo agli utenti, così il prodotto finisce in un database accessibile alle associazioni di volontariato che si occupano del ritiro, dello stoccaggio e della distribuzione dei prodotti alle persone bisognose.

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