Ippopotami di Pablo Escobar: perché sono una minaccia per la Colombia

Gli ippopotami importati in Colombia da Pablo Escobar sono diventati un problema: molti chiedevano di abbatterli ma, per ora, sono stati salvati ricorrendo alla sterilizzazione.

Ippopotami troppo diffusi in Colombia: chi lo avrebbe mai potuto pensare? Eppure, negli ultimi anni la riproduzione e quindi la crescita incontrollata di questi animali ha creato un grande problema al Paese che è quindi dovuto intervenire.

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Ippopotamo (foto: Pixabay)

Al momento, infatti, nella selva colombiana ci sarebbero 80 esemplari di ippopotamo: come sono arrivati fin lì? La loro storia è legata a quella del signore della cocaina Pablo Escobar che era molto appassionato di animali, tanto che fece costruire nella sua villa Napoles un vero e proprio zoo che ospitava più di 1500 specie.

Negli anni, dopo la sua cattura e uccisione avvenuta nel 1993, molti animali sono deceduti e altri sono stati venduti agli zoo. Gli ippopotami, però, risultavano troppo difficili da spostare e quindi hanno potuto proliferare nella zona del fiume Magdalena.

Secondo le stime ufficiali, al momento se ne conterebbero 80 esemplari ma c’è anche chi parla di circa 120 animali dispersi in Colombia. Ad ogni modo, la loro enorme diffusione ha provocato non pochi problemi ambientali.

Se da un lato gli ippopotami attaccavano i pescatori, dall’altro intervenivano anche sull’ecosistema in modo dannoso. Le loro feci, infatti, causano problemi per la flora e la fauna colombiana minacciando varie specie. Non solo, la loro dieta provoca squilibri nella catena alimentare che caratterizza gli habitat dell’area in cui si sono stanziati.

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Sterilizzazione di 24 ippopotami

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Ippopotami (foto: Pixabay)

La società Cornare, dunque, ha deciso di intervenire. Molte persone avevano richiesto che gli esemplari di ippopotamo venissero abbattuti, per porre fine al problema. Tuttavia, fortunatamente si è trovata una soluzione migliore che ha salvato questi poveri animali – che di fatto erano finiti sul suolo colombiano contro la loro volontà.

L’autorità regionale Cornare, che si occupa di protezione ambientale, ha dunque scelto di introdurre un sistema di sterilizzazione per fermarne la proliferazione senza arrecare loro alcun danno.

Così, il contraccettivo GonaCon, testato anche sui canguri in Australia per contenerne la popolazione, si spara agli ippopotami attraverso dardi ed è efficace sia sui maschi sia sulle femmine.

Con questo metodo sono stati sterilizzati 24 esemplari, che si aggiungono agli 11 sterilizzati nei mesi scorsi con metodi tradizionali. Si tratta di un piano sperimentale, realizzato insieme all’agenzia statunitense USDA APHIS (Animal and Plant Health Inspection Service).

Un sistema efficace, dunque, che serve per stabilizzare la popolazione senza provocare dolore ai poveri ippopotami.

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