Inflazione e guerra: tutti i rincari che puoi trovare al supermercato

Inflazione e guerra: il binomio perfetto che sta mettendo in ginocchio tantissime famiglie italiane che stentano ad arrivare a fine mese. Prima l’energia, poi il petrolio, adesso i beni di prima necessità e non solo. Tutto è sotto il segno dei prezzi che aumentano a dismisura.

Che sia per necessità o per malizia, più passano i giorni, più i paesi europei si ritrovano a dover fare i conti con le conseguenze della guerra; una su tutte l’inflazione. Si tratta infatti di un meccanismo finanziario che si innesca quando aumentano i prezzi di beni e servizi acquistati abitualmente, diminuendo così di contro il nostro potere d’acquisto.

inflazione
Fonte: Canva

Sappiamo già quanto la nostra forte dipendenza dal gas russo ci stia letteralmente costando più del dovuto. L’aumento generalizzato di beni di prima necessità e bollette, infatti, sta vessando tante famiglie italiane che faticano ad arrivare a fine mese. Se prima, infatti, era possibile compare 4 confezioni di pasta, ora se ne acquistano soltanto due. Eppure, non sempre i prezzi alle stelle degli ultimi mesi sono davvero necessari e giustificabili.

In Svizzera, infatti, dopo un aumento davvero esagerato dei prezzi, la rivista “K-Tipp” aveva indagato sul rincaro di ben 36 prodotti, scoprendo come alcuni produttori abbiano lucrato intenzionalmente, giustificando tutto con la scusa della guerra. In altre parole, né il produttore né i costi di importazione necessitano (al momento) di prezzi così alti.

I prezzi tutt’altro che calmierati dell’inflazione

Assoutenti, associazione volta a per tutelare i diritti dei consumatori, ha segnalato alcuni degli aumenti più significativi, soprattutto nel settore alimentare. Si tratta di veri e propri prezzi da capogiro a maggio, con alcuni incrementi superiori al 70%, se non addirittura del 100%. Insomma, una situazione impossibile da gestire a lungo andare.

Olio di semi
Fonte: Canva

Per farci un’idea, in base agli ultimi dati Istat relativi all’inflazione, i prezzi finali che troviamo al supermercato sono tutto tranne che calmierati. Ma vediamo insieme i rincari più importanti, partendo proprio dall’olio di semi, il prodotto più inflazionato di tutti con un prezzo record cresciuto del 70,2% in più. A seguire troviamo  alcuni beni di prima necessità come il burro (+22,6%), la farina (+18,6%), il pane (+9,6%), il riso (+9,6%) e la pasta (+16,6%). Ma non finisce qui.

Birra
Fonte: Canva

Anche il pollo (+13,8%), le uova (+12,3%), i frutti di mare (+11,5%) e la verdura fresca (+11%) hanno subito dei rincari importanti. E anche le bevande non sono da meno come l’acqua minerale (+7,9%), i succhi di frutta (+7,9%) e la birra (+3,5%). Per non parlare, infine, dei prodotti più “superficiali” come gelati e patatine fritte che registrano rispettano l’11,2% ed il 10,4% in più rispetto a prima.