Sapete qual è l’impatto dell’inquinamento acustico sulla natura?

Sicuramente l’inquinamento acustico è uno dei problemi che l’uomo causa alla natura. Come accade?

Gli animali sono influenzati dai rumori che fanno gli esseri umani. (Foto: Taru Goyal – Unsplash)

Se parliamo di inquinamento viene facile interpretare il tutto pensando a rifiuti chimici industriali, gas o altro rilasciato nell’ambiente. Attenzione però perché esiste anche un inquinamento acustico che è altrettanto dannoso.

Sicuramente si tratta di un problema serio che può andare a danneggiare le nostre vite oltre che la natura. Per osservare con attenzione questo impatto è stata istituita una Giornata internazionale per la consapevolezza del rumore, l’ultimo mercoledì di ogni mese di aprile.

Ad essere colpito però non è solo l’uomo, ma ne soffrono anche animali e piante. Un problema che di solito viene sottovalutato.

Sicuramente comporta delle difficoltà anche nel suo contrasto perché non è facile da monitorare anche perché i suoni sono diversi dai rifiuti e non persistono negli ambienti e soprattutto non abitano un solo luogo.

Cos’è l’inquinamento acustico?

Ovviamente i rumori che viviamo nelle nostre città hanno intensità e durata differenti, non sono tutti uguali. Basti pensare alle macchine, alle industrie, alle costruzioni e tanto ancora.

Il suono viene misurato in decibel, dB. Il rumore del traffico si muove tra gli 80 e i 90 dB mentre per esempio un cantiere dove si effettuano dei lavori si muove tra i 100 e i 110 dB. L’Oms (organizzazione mondiale della sanità) specifica invece che possono esserci problemi di udito negli esseri umani quando si superano le soglie tra 75 e 125 dB.

Il rumore del traffico può essere compreso tra 80 e 90 decibel. (Foto: Denys Nevozhai – Unsplash)

La differenza che viviamo con gli animali che quantomeno noi sappiamo riconoscere da dove proviene un rumore.

Come l’inquinamento acustico colpisce gli animali

Gli animali sono spesso impauriti dai rumori forti e proprio per questo scappano anche per un semplice clacson. Il rischio più grande però è che se noi possiamo spostarci loro rischiano di morire abbandonando istintivamente il loro habitat naturale senza poi ritrovarlo.

I rumori umani vanno a colpire anche gli animali che si trovano all’interno di aree protette che si trovano nelle città come per esempio i parchi o gli zoo.

La rivista specializzata Science ha evidenziato questo problema sottolineando come i ricercatori dell’Università del Colorado abbiano scoperto che l’inquinamento acustico ha invaso aree naturali protette che si trovano in America.

Nel 63% delle aree protette i livelli sonori umani vanno oltre il doppio di quelli naturali.

I cetacei soffrono di inquinamento acustico subacqueo. (Foto: Dick Martin – Unsplash)

C’è quello che si chiama “effetto a cascata” cioè l’alterazione dell’integrità degli ecosistemi. Moltissimi animali che fuggono colpiscono le piante portando alla dispersione dei semi e di fatto andando a trasformarle in vittime indirette.

Sono tanti gli animali colpiti da questo tipo di inquinamento come le rane che comunicano con suoni per arrivare all’accoppiamento o come i cetacei che per sopravvivere in mare vivono forti esperienze dal punto di vista acustico.

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