Il fallimentare riciclo della plastica| Perché dobbiamo smettere di comprarla

Il riciclo della plastica doveva essere quel passo fondamentale per aiutare il pianeta ad uscire dall’emergenza in cui le nostre scelte scellerate lo hanno messo. Ma non è stato così. Ecco perché.

Ci avevano detto che con la raccolta differenziata le cose sarebbero migliorate. Gli organi principali di nazioni, regioni e città si sono presi la briga di promettere che qualcosa sarebbe stato fatto.

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Il riciclo della plastica in questi anni si è dimostrato fallimentare (foto pixabay)

Purtroppo la realtà è stata diversa. Dalla prima edizione del Global Plastics Outlook sono stati scoperti dati che fanno drizzare i capelli per quanto riguarda lo smistamento della tanto temuta plastica.

In discarica arriva solo il 49 % di quella gettata dai cittadini e dalle aziende. Questo significa che più della metà si perde nell’ambiente. Di questo solo il 19 % viene però smaltito nel modo corretto.

Le dinamiche di smaltimento che quindi avrebbero dovuto aiutare il pianeta, di fatto non reggono il passo con il sempre più graduale aumento della popolazione e, insieme ad essa, con l’utilizzo della plastica.

Come aiutare si può funzionare meglio il riciclo della plastica

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L’inquinamento da plastica oramai soffoca il pianeta, dalla terra alle acque (foto pixabay)

L’unica soluzione al problema è quella di smettere di acquistare plastica. Non ci sono purtroppo vie di mezzo. La situazione è catastrofica. Il mondo in sofferenza e la nostra stessa esistenza minata.

Era stata fatta dall’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), a febbraio del 2021, una proposta che era stata appoggiata da numerosi scienziati. Mettere fuori legge la produzione di nuova plastica.

Questo in pratica significherebbe utilizzare solo quella già prodotta e riciclarla finché il suo ciclo vitale lo permette. Questo perché la plastica, a differenza del vetro, non è riciclabile in eterno.

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Le microplastiche sono nocive non solo per l’ambiente ma anche per la nostra salute. Molte malattie vi sono collegate (foto pixabay)

La produzione di plastica vergine, oltre ad essere problematiche in ottica di riciclo, rappresenta il 3,4 % delle emissioni totali di Co2 nella nostra atmosfera. L’aria che respiriamo è colma di microplastiche.

Il pianeta è a un passo dal tracollo. Non solo nelle discariche si trovano montagne di scarti che non si riesce a smaltire, ma anche i mari e i corsi d’acqua terrestri ne sono pieni. Il riciclo della plastica non è funzionale

Immettiamo nel nostro corpo microplastiche anche con il cibo, con effetti dannosi per la nostra salute. L’aumento di malattie come i cancro, il diabete, danni allo sviluppo di feti e bambini, possono essere collegati alla plastica. Smettere di utilizzarla è l’unica soluzione.

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